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Radicali liberi, pericolo per la salute

Nel nostro organismo i radicali liberi si formano di continuo. Le cellule, per vivere, hanno bisogno di energia che deriva da complesse reazioni chimiche coinvolgenti l’ossigeno. È durante questi processi che si formano i radicali liberi. Ed il loro numero aumenta con l’intensificarsi di queste reazioni dovuto a svariate cause, quali: esercizio fisico eccessivo, malattie, alcuni farmaci, inquinamento atmosferico, fumo, radiazioni, raggi ultravioletti, gas di scarico, pesticidi e gli errori della moderna alimentazione. I radicali liberi, nel nostro organismo, agiscono indiscriminatamente sulle cellule; fra i bersagli colpiti, i più importanti sono: i lipidi, gli enzimi e il DNA (Comunicato Andromeda N. 19/92, www.edizioniandromeda.com).

Cosa sono i radicali liberi?

Sono passati più di cinquant'anni da quando, nel 1956, Denham Harman ha proposto la teoria dei radicali liberi, sostanze nocive che si possono accumulare diventando assai dannosi per quasi tutti i costituenti dell'organismo.

I radicali liberi sono molecole costituite da un raggruppamenti di atomi instabili, in quanto manca loro un elettrone in una delle orbite esterne. Per questo motivo essi tendono a ritornare in equilibrio prendendo l'elettrone mancante da qualsiasi molecola con la quale vengono a contatto; dopo tale contatto tale molecola diventa "ossidata" diventando a sua volta un radicale libero. Fortunatamente l'organismo ha dei mezzi per bloccare questa riproduzione a catena, purtroppo, però, i radicali liberi in circolazione sono assai distruttivi per alcune sostanze vitali dell'organismo, e generano dei danni che causano numerose malattie.

Per capire il fenomeno detto ossidazione si immagini cosa succede ad un pezzo di ferro non verniciato resta esposto nell'aria. Assai presto i suoi atomi interagiranno con l'ossigeno nell'aria e, nel tempo, arrugginirà fino a disintegrarsi. Se, invece, tale ferro fosse protetto da una buona vernice, potrebbe mantenersi nel tempo. Questo dimostra l'importanza di una valida protezione nei confronti dell'azione dell'ossigeno nei radicali liberi.

Tra i prodotti che tendono ad ossidarsi facilmente, troviamo i grassi essenziali (EFA, Essential Fatty Acid), infatti il pesce sui banchi del supermercato va a male nel giro di pochi giorni poiché l'olio presente nel suo tessuto assorbe l'ossigeno presente nell'aria in quantità elevata.

Perché sono pericolosi?

I radicali liberi sono pericolosi perché hanno un azione distruttiva nei confronti delle cellule e dei grassi che ne formano le membrane (liperossidazione). Sono anche dannosi nei confronti di alcuni costituenti cellulari come gli zuccheri e i fosfati, gli enzimi e le proteine contenute nel nucleo. Posso persino arrivare a deteriorarne il DNA (acido desossiribonucleico) alterandone le informazioni genetiche.

Quali problemi possono causare?

Tra i problemi causati dai radicali liberi troviamo: invecchiamento in generale, le rughe della pelle, fenomeni infiammatori, artrite, asma, bronchiti croniche, artrosi, cataratte, malattie del fegato (epatiti), nefriti insonnia colpi di sole, perdita di capelli. Attualmente alcuni autori ritengono che i radicali liberi possano anche causare alcune patologie degenerative come: cancro, malattie dell'apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti, ecc.

In Italia l'aspettativa di vita è di circa 75 anni. Se una persona riuscisse a mantenesse un livello contenuto di radicali liberi, allora potrebbe aspettarsi di arrivare a 120 anni. Da questo si può capire quanto sia importante conoscere e combattere questi nemici del nostro organismo.

Come si generano?

Alcuni si generano con la respirazione. Mentre il 95% circa dell'ossigeno inalato viene utilizzato dalla cellule per produrre energia, il rimanente 5% dà origine ai radicali liberi. Questa minima quantità non è dannosa, in quanto serve al sistema immunitario per la difesa e l'eliminazione dei germi e di altri agenti patogeni.

Purtroppo vi sono altre condizioni che concorrono alla formazione dei radicali liberi, ed esse si possono verificare, sia in condizioni di salute normale che in presenza di qualche patologia. E quando la quantità di radicali liberi supera un certo livello, si viene a creare una situazione pericolosa per l'organismo.

Condizioni normali di salute

In queste condizioni i radicali liberi aumentano quando la persona pratica dello sport o delle attività che richiedono sforzi muscolari. In questo caso il suo consumo di ossigeno può aumentare fino a venti volte, e aumenta in proporzione anche la produzione di radicali liberi. Va notato che si sono riscontrati dei valori elevati di radicali liberi anche in persone sedentarie sottoposte a stress psico-fisico.

Aumenta la produzione di radicali liberi, con valori molto alti, anche in coloro che si trovano nelle condizioni seguenti:

inquinamento ambientale (fumo di tabacco, radiazioni solari, ecc.),
abuso di bevande alcoliche,
farmaci non naturali (pillola contraccettiva, uso di estrogeni durante la menopausa, ecc),
gli alimenti mal digeriti e mal assimilati,
le diete in compaiono troppe proteine (carne, pesce, pollame, uova, formaggi) e grassi animali (grassi polinsaturi),
alcune malattie come l'artrite reumatoide, gli stati infiammatori in genere, i traumi al sistema nervoso, le problematiche cardiovascolari, ecc.
la presenza di ischemia in qualche tessuto con la conseguente riduzione dell'apporto di sangue,
l'azione dei gas e sostanze tossiche dovute alla combustione dei motori,
il danno prodotto da metalli pericolosi usati nell'industria (cadmio, piombo, mercurio, ecc.) e dagli idrocarburi derivati dalle lavorazioni chimiche, ecc.
alcune radiazioni ionizzanti e quelle solari che possono danneggiare gli acidi grassi polinsaturi delle membrane cellulari con la conseguente formazione di radicali liberi,
l'attività fisica intensa in quanto incrementa la respirazione con conseguente surplus di formazione di perossido di idrogeno.
Condizioni patologiche

Troviamo dei valori alti di radicali liberi in un elenco molto lungo di malattie. Tra esse vi sono le patologie allergiche e quelle flogistiche pertanto possiamo elencare: il diabete, l'artrite rematoide, l'ipertensione, l'Alzheimer, la stenosi della carotide, ecc.

Va notato che le cure utilizzate dalla medicina ufficiale non considerano i radicali liberi, e tantomento tendono alla loro riduzione ciò, infatti, comporterebbe un trattamento specifico con sostanze antiossidanti.

Come si accumulano nell'organismo?

Si accumulano a causa di una ridotta efficienza dei sistemi di difesa oppure per alcune cause esterne ed anche per una carenza organica di sostanze antiossidanti. Questa carenza può dipendere dal fatto che esse mancano nella dieta o non sono assorbite nel modo dovuto.

Quando l'organismo non riesce ad eliminare i radicali liberi in eccesso, essi si accumulano nei tessuti danneggiando le cellule. Il danno, nel tempo, può evolvere creando problemi locali o sistemici (che interessano tutto l'organismo, Ndr.), generando così, un quadro clinico cosiddetto stress ossidativo. Questo stress comporta un deterioramento delle cellule, e quindi dei tessuti da esse costituiti, con una evidente perdita di efficienza.

Il danno provocato dallo stress ossidativo alle cellule inizia nella membrana, e ciò comporta uno scambio minore tra esse ed il mondo esterno (matrice) da cui ricevono il nutrimento ed in cui scaricano gli scarti creati con il loro metabolismo. Il danno può arrivare all'interno delle cellule, alterando la produzione dell'energia cellulare (ATP), e può giungere persino ad alterarne il DNA, ovvero il patrimonio genetico, con conseguenti effetti mutageni e quindi tumore.

Attualmente lo stress ossidativo è ritenuto responsabile dell'invecchiamento precoce della pelle ed anche molte malattie, che vanno dall'infarto all'ictus, dalla colite alla pancreatite, dall'ipertensione arteriosa all'aterosclerosi, dal Parkinson alla Demenza di Alzheimer, dall'obesità al diabete, dalla bronchite cronica all'artrite reumatoide, dall'AIDS a numerose forme di cancro.

Va sottolineato che, a differenza delle altre patologie, quasi sempre identificabili con un esame medico e delle indagini mirate, lo stress ossidativo è difficile da riscontrare, perché non genera sintomi ben definiti. Comunque, anche se non fornisce nessun fenomeno evidente, che possa suggerire un approfondimento diagnostico, basterebbero dei semplici test biochimici per inquadrarne la presenza.

La rimozione di tale stress aiuterebbe una persona ad eliminare vari problemi attuali, e gli eviterebbe un peggioramento che potrebbe compromettere la qualità e/o la durata della sua vita.

Come si difende il nostro organismo?

Nelle condizioni normali, il nostro organismo è in grado di neutralizzare i radicali liberi con un complesso sistema di difesa, costituito da un insieme di sostanze antiossidanti, tra cui troviamo: enzimi, vitamine, sostanze naturali similvitaminiche (es. bioflavonoidi) ed alcuni oligoelementi (es. selenio).

Tra le sostanze non enzimatiche ricordiamo la Vitamina E, la Vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli, le antocianine, ecc. Tutti questi elementi sono in grado, attraverso vari meccanismi, di ostacolare l'azione ossidante dei radicali liberi. Per ulteriori dettagli clicca qui.

Come valutare la presenza dei radicali liberi nel sangue

Fino a poco tempo fa esisteva solo l'ESR (Electron Spin Resonance), molto costoso e perciò utilizzato solo in alcuni Centri di ricerca. Recentemente è nato un nuovo metodo, detto FRAS (Free Radical Analitycal System) con cui, in poco tempo e con costo contenuto, è possibile misurare il livello dei radicali liberi nel sangue. Il FRAS è costituito da un fotometro, una mini-centrifuga e da un reagente che si chiama d-ROMs test.

Come avviene il test con il FRAS Test?

Siccome i radicali liberi presenti nel sangue ossidano i grassi, se ne deduce che più grassi sono ossidati e più radicali liberi vi sono. Pertanto, se mettiamo una goccia di sangue a contatto con il reagente, essa assumerà una colorazione tanto più intensa quanto più grassi ossidati vi sono (in altre parole quanti più radiali liberi vi sono).

Se poi valutiamo la colorazione con il fotometro, otterremo il valore dello stress ossidativo che si misura in unità Carr. Una unità Carr corrisponde ad una concentrazione di perossido di idrogeno di 0,08 mg%.

Il valore dello stress ossidativo ottenuto viene così considerato:

250 U.Carr, stress normale,
250 a 300 U.Carr, stress da non superare,
oltre le 300 U.Carr: stress lieve, forte, fortissimo,
oltre 400 U.Carr: stress fortissimo.
Per ulteriori informazioni sul FRAS Test www.pharma.it

Come intervenire?

L'unico modo per combattere il dannoso effetto dei radicali liberi è quello di assumere con gli alimenti: una giusta quantità di acidi essenziali (dettagli) e di prodotti antiossidanti che sono presenti in natura soprattutto nella frutta e negli ortaggi, due alimenti che contengono flavonoidi. È quindi utile consumare almeno 5-6 etti di frutta e verdura fresche e di stagione (due etti di frutta e tre di verdura al giorno).

Sono inoltre considerati antiossidanti:

Pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi;
Vitamine: vitamina C, vitamina E, betacaroteni (provitamina A);
Micronutrienti ed enzimi: selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.).
Siccome assumiamo queste sostanze, prima di tutto con l'alimentazione, è davvero importante una dieta sana, a base di cereali e frutti di coltivazioni biologicamente controllate e possibilmente non trattate. I maggiori fornitori di antiossidanti sono:; cereali (grano, germogli), i fagioli, le noci, i germogli ed i derivati del latte di capra o pecora.

Va notato che i vari antiossidanti hanno un'azione selettiva, riescono infatti ad annullare uno o due specifici radicali liberi. Per una esposizione dettagliata dei vari antiossidanti consigliamo di visitare il sito www.sportraining.net/radicali.htm

L'antiossidante OPC

Quando i radicali liberi raggiungono dei livelli pericolosi, è consigliabile ricorrere ad un valido prodotto antiossidante. Uno dei più efficaci è l' OPC (Oligomere ProCyanidine), un prodotto vegetale estratto dalla corteccia del Pino Marittimo e dalla Vitis Vitifera con procedimento brevettato. Chimicamente rientra nella categoria dei flavonoidi. La particolare posizione dell'OPC tra gli antiossidanti gli permette un ottimo intervento nei modi seguenti:

L'OPC è continuamente assunto dal corpo e distribuito dappertutto. Combatte i radicali liberi molto velocemente, ne riduce il potenziale di distruzione e previene i segni di decadimento condizionati dall'età.
L'OPC combatte i radicali liberi in molti diversi punti d'insorgenza nel corpo.
L'OPC neutralizza molti diversi tipi di radicali liberi: è un efficace antiossidante sia in ambiente grasso che acquoso. In ciò si distingue dagli altri antiossidanti i quali sono attivi o in ambiente grasso o in ambiente acquoso.
Molto più forte della vitamina C, L'OPC neutralizza i radicali liberi nel corpo, rafforza l'azione della vitamina C e la mantiene attiva dieci volte più a lungo.
L'OPC è anche più efficace della vitamina E, dato che riesce a combattere radicali liberi di diverso tipo. Questa versatilità rende l'OPC il più forte "cacciatore di radicali" pronto ad accettare tutte le sfide.
Tuttavia l'OPC è specializzato in un settore in particolare: protegge il tessuto connettivo (soprattutto il collageno), in modo estremamente efficace, dall'attacco dei radicali liberi, le cui continue aggressioni alle membrane cellulari di organi e alle cellule immunitarie portano a trasformazioni della membrana cellulare. L'OPC impedisce la distruzione delle membrane vascolari dello stomaco, dell'intestino, del cervello, delle vie respiratorie, delle articolazioni e della spina dorsale, bloccando le malattie degenerative o perfino facendole regredire.
Trovi l'elenco qui sopra e varie informazioni sul legame tra le diverse allergie, la debolezza alla vista, le vene varicose, i disturbi femminili e quelli dovuti all'età, nel volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC. In tale libro si spiega la scoperta "della molecola del nuovo millennio": l'OPC, effettuata dal prof. Masquelier diversi anni fa ed ora in vendita anche in Italia. Trovi qualche brano dal libro cliccando qui.

Se sei interessato all'acquisto dell'OPC trovi le informazioni necessarie cliccando qui.

Come coprire il fabbisogno di acidi essenziali?

Secondo un rapporto dell'OMS, il fabbisogno di acidi grassi essenziali è il seguente:

Omega 6: dal 5 all'8% del fabbisogno calorico giornaliero,
Omega 3: dall'1 al 2% del fabbisogno calorico giornaliero.
Quindi, facendo il conteggio per una persona normale che consuma circa 1800 kcal al giorno, se ne deduce che essa dovrà assumere
12 gr di Omega 6 e 3 gr di Omega 3 al giorno.

Per assicurare all'organismo questa quantità di grassi essenziali si dovrebbero assumere regolarmente i cibi seguenti:

Omega 3: olio di lino, semi di lino, noci, pesci grassi (salmone, aringhe, sardinesgombro),
Omega 3: frutta secca (specialmente le noci) o, in alternativa, olio di semi (lino, girasole, mais, soia, sesamo).
Ricordiamo che l'olio extravergine di oliva non contiene una quantità significativa di grassi essenziali.

Quali danni genera una carenza di grassi essenziali?

I grassi essenziali esaminati in questo articolo svolgono molte funzioni importanti, e dovrebbero essere assunti regolarmente con l'alimentazione. Quando non vengono assunti in quantità ottimale possono causare delle problematiche profonde che si manifestano solo dopo molto tempo.

Leggendo questo articolo qualcuno potrebbe intimorirsi constatando come abbia utilizzato pochi grassi essenziali nella sua alimentazione. Precisiamo perciò che tale carenza diventa problematica solamente dopo che ne sono state assunte quantità inferiori all'1% per alcuni mesi, cosa praticamente impossibile per chi segue una dieta variata. Comunque, a titolo informativo, precisiamo che tale carenza può causare un aumentata sensibilità alle infezioni, varie forme di dermatite e desquamazione della pelle.

APPENDICI

Vivere più a lungo e sani con l'OPC up.jpg
Tratto dal volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC - Vitalità naturale per il nuovo millennio.
di Anne Simons Alexander Rucker - Traduzione di Anna Grohmann-Colella.
Corrado Lampe Editore, ISBN 88-900165-1-5
Il libro è disponibile in Farmacia o nel sito: www.pharma.it

In questo libro, frutto di un'accurata ricerca, gli autori informano ampiamente sulla scoperta e sull'applicazione della tanto cercata "vitamina P", uno dei rimedi più efficaci contro l'invecchiamento precoce, la debilitazione del sistema immunitario, le malattie cardio-circolatorie e vascolari e molti altri disturbi. Lo straordinario spettro d'azione dell'OPC è illustrato dagli autori in una forma accessibile a tutti, attraverso tanti esempi di applicazione ed un'ampia casistica:

In pochi giorni, grazie alla sua speciale azione sul collagene, l'OPC migliora in modo impressionante lo stato dei vasi sanguigni (come nel caso di debolezza alle vene).
L'OPC è il più forte antiossidante finora conosciuto in grado di prevenire problemi cardio-circolatori e vascolari, allergie, debilitazioni del sistema immunitario e cancro.
Con l'OPC è possibile proteggere la vista anche in età avanzata e in molti casi (come nella cataratta) migliorarla nettamente.
Come nuova sostanza naturale nella cosmesi l'OPC fa scomparire le rughe e conferisce un aspetto giovanile.
L'OPC ha dato buoni risultati anche come rimedio terapeutico per allergie, neurodermite, eczemi, infiammazioni croniche, bronchite o asma.
Perché i radicali liberi hanno un ruolo così importante?

Ma perché i radicali liberi hanno improvvisamente un ruolo così importante e pericoloso nel nostro organismo? Che cambiamento c'è stato nella nostra vita? La risposta, un po' triste, è che noi stessi siamo responsabili, in gran parte, della forza di questi pericolosi potenziali. Lo stress e i veleni dell'ambiente provocano nel nostro corpo reazioni ossidative artificiali, oltre a quelle naturali.

I veleni dall'ambiente
Solo attraverso l'aria che respiriamo e l'acqua potabile ci esponiamo a 60 000 (!) diversi veleni chimici, a partire dal fumo di sigarette, per poi passare ai gas di scarico, alle esalazioni dei detersivi, per finire con i tanti additivi alimentari chimici come i conservanti, gli additivi aromatici, i coloranti, i dolcificanti sintetici e altro ancora contenuto nei piatti già pronti, in sughi e salse concentrate e anche in tanti altri "alimenti".

Insetticidi (Lindan, DDT), pesticidi, fungicidi, concimi (nitrati, nitriti) e molte sostanze chimiche (solventi e idrocarburi alogenati come diossina, PCP, PCB), metalli pesanti (es. mercurio in amalgama) disturbano il nostro sistema immunitario, permanentemente, rafforzando la posizione di Mr. Hyde.
Esposizione a radiazioni
Le forti irradiazioni solari, la radioattività della terra, ma anche le irradiazioni a bassa e ad alta frequenza dei diversi apparecchi supermoderni bombardano il corpo di raggi in modo, ancora per poco, sopportabile. Questo bombardamento attiva potentissimi processi di ossidazione.
Lo stress
I radicali liberi sono collegati allo stress: lo producono e ne sono, allo stesso modo, la conseguenza. Chi è sotto stress, si trova in una cattiva condizione fisica. L'organismo indebolito non riesce a proteggersi dall'invasione dei radicali liberi, i quali, viceversa, causano uno stress ossidativo nell'organismo, come per esempio nel caso dell'Aids. In questo modo si mette in movimento un circolo pericoloso.
Ma perché l'OPC ha così tanti svariati effetti sull'intero organismo?

Il corpo tiene sotto scacco i radicali liberi attraverso gli enzimi, i quali però rispetto alla superiorità numerica dei radicali sono impotenti. Perciò il corpo ha bisogno di aiuto dall'esterno: i cosiddetti antiossidanti sono il mezzo per contrastare i processi di ossidazione. Ad essi appartengono principalmente gli enzimi, la vitamina C, E, beta-carotene, il selenio e soprattutto l'OPC!

Conoscere l'OPC, un ottimo antiossidante
Intervista tratta da www.pharma.it/opc_inter.htm

"OPC è l'abbreviazione di Oligomere ProCyanidine, prodotto vegetale estratto dalla corteccia del Pino Marittimo e dalla Vitis Vitifera con procedimento brevettato. Chimicamente è definito un flavanolo. Da ricerche e studi effettuati da diversi studiosi l'OPC è in grado di superare la barriera ematoencefalica (www.msoft.it/sclerosi/integra.htm) e di rendersi immediatamente biodisponibile al 100% legandosi alle proteine e in particolare al collagene. Il nostro corpo lo sfrutta interamente con risultati immediatamente percepibili. L'OPC è sempre più raro nella nostra alimentazione ed è necessaria e indispensabile la sua somministrazione."

Che conseguenze provoca l'assenza di OPC?

"Per la sua mancanza sempre più persone soffrono di problemi allergici, di problemi agli occhi, hanno dolori alle articolazioni, disturbi vascolari e dolori tipici femminili."

Quali tipi di problemi vascolari?

"L'OPC si lega principalmente con il collagene e l'elastina, due proteine importantissime che costituiscono la struttura fondamentale delle vene, delle ossa, della cartilagine, dei tendini, dei legamenti. Il compito del collagene e dell'elastina consiste anche nel costruire le pareti dei vasi e mantenerle resistenti ed elastiche. E' quindi importante, e anche studi recenti lo confermano, per le vene varicose, per le gambe pesanti, doloranti, gonfie o piagate in caso di formicolii, emorroidi, trombosi, calcificazioni delle arterie, ristagno linfatico ecc."

Per quali allergie è efficace?

"L'OPC è un forte inibitore dell'istamina ed è quindi stato usato con successo nel trattamento delle allergie (www.tin.it/ioi/vitamine.htm ), in particolare allergia ai pollini, alle erbe, all'acaro della polvere, allergia alimentare, ai peli d'animale o da contatto con metalli come Nichel e Argento. E' importante alla fine dell'inverno iniziare un trattamento che si protrarrà per i mesi primaverili."

Che relazione c'è tra i dolori alle articolazioni, e i problemi legati alla vista?

"Questi disturbi a prima vista indipendenti hanno un elemento comune: dipendono tutti dalla sintesi del collagene. E' importante assumere OPC per evitare problemi vascolari, reumatici, artritici, problemi alla vista come presbiopia e cataratta."

Quali altre notizie importanti sono contenute nel libro?

"E' importante sapere che l'OPC è un potente antiossidante, è quindi importate che gli sportivi lo assumano costantemente, perché recenti studi hanno dimostrato che dopo lo sforzo dovuto all'impegno sportivo, aumenta nel corpo il livello di radicali liberi che vanno prontamente eliminati in modo che l'atleta possa rientrare immediatamente nella sua forma migliore.

I radicali liberi vanno sempre combattuti con OPC, particolarmente nelle persone che assumono anticoncezionali, nei fumatori, nei diabetici, negli ipertesi, ecc. Portare i valori di radicali liberi ad un valore normale contribuisce a mantenere un fisico sano e vivere con minori rischi di malattia."

In quali confezioni è commercializzato l'OPC in Italia?

La ditta Pharma EEC S.r.l. (www.pharma.it) lo propone nelle seguenti confezioni:

OPC capsule contengono 50 mg di sostanza
(25% Pinus maritima e 75% Vitis Vinifera)
OPC doppio complesso 72 vegiCaps Euro 45,00
OPC doppio complesso 50 ml gocce Euro 26,00
OPC doppio complesso crema 50 ml Euro 30,00
OPC Libro “Vivere più a lungo e sani con l’OPC”   Euro 20,00

 

Come va utilizzato l'OPC?

Per i bambini piccoli che hanno difficoltà ad assumere le capsule, solitamente si consiglia la somministrazione delle gocce nel dosaggio di:
0,2 ml x kg pari a 1 goccia per 5 kg di peso corporeo.

I nostri clienti, su suggerimento anche del produttore e della numerosa letteratura che può trovare anche su Internet, assumono OPC nel seguente modo:

1 capsula a colazione
1 capsula a pranzo
1 capsula a cena
In caso di allergie la dose va mantenuta per l’intera stagione primaverile. Negli altri casi, dopo la prima scatola, la quantità va ridotta mantenendo una capsula a pranzo ed una sera. Solitamente i cicli di cura sono primaverili ed autunnali, ma può essere adattata a particolari caratteristiche personali (periodi più lunghi).

Consigliamo in ogni caso di contattare uno specialista.

È possibile avere notizie attraverso Internet?

Esiste moltissima bibliografia in inglese e in italiano, in particolare su: www.inc-opc.com/italianbook.html

In italiano suggeriamo il volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC.
di Anne Simons Alexander Rucker - Traduzione di Anna Grohmann-Colella.
Corrado Lampe Editore, ISBN 88-900165-1-5
Potete acquistare il libro, così come i prodotti OPC originali, in Farmacia o nel sito: www.pharma.it

Dove si può comperare l'OPC?

I prodotti OPC originali, che portano la firma e l'immagine del prof. Masquelier sulla confezione, posso essere ordinati in farmacia.

Se avete delle difficoltà potete ordinarli direttamente alla Pharma EEC S.r.l. (www.pharma.it) che provvederà ad inviarli tramite pacchetto postale in contrassegno con addebito di spese postali
(Euro 12,00 per posta celere3 – Euro 8,00 posta ordinaria).

Per acquisti diretti dalla nostra azienda pratichiamo lo sconto del 15%.

Per piazzare un'ordine contattare la

PHARMA E.E.C. s.r.l. - Via Sartori n. 10 - 43100, PARMA, ITALY

Tel +39/0521/788222 - fax +39/0521/271955

Sito www.pharma.it

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Documenti per approfondire

Comunicato Andromeda N. 19/92 (formato Acrobat Reader, prelevato in www.edizioniandromeda.com).
Anne Simons Alexander Rucker, Vivere più a lungo e sani con l'OPC.
Potete acquistare il libro, così come i prodotti OPC originali, in Farmacia o nel sito: www.pharma.it/opc_inter.htm
Siti per approfondire

www.sportraining.net/radicali.htm Ottimo sito con molte e utili informazioni sui vari prodotti antiossidanti.
www.minervamedica.it/2ITAITA.HTML
www.cibo360.it/alimentazione/dietologia/dieta_ideale/EFA.htm
http://protonutrizione.blogosfere.it/2007/03/i-radicali-liberi-utilita-e-pericoli.html
Siti per acquistare l'OPC o il libro "Vivere più a lungo e sani con l'OPC" up.jpg

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Grassi essenziali EFA e vita cellulare

I grassi essenziali EFA (Essential Fatty Acid) agiscono come spugne per l'ossigeno presente nel sangue, essi lo attraggono e lo rendono disponibile per le cellule dell'organismo. Le cellule, a loro volta, possono assorbire l'ossigeno mediante gli EFA presenti sulla loro membrana. Purtroppo, questi EFA, essendo a contato dell'ossigeno, hanno una vita limitata e dopo un breve periodo si ossidano diventando rancidi. Questo è il motivo per cui devono essere presenti nella nostra alimentazione, poiché non possono essere prodotti in modo autonomo.

Se la dieta non comprende i cibi necessari per assicurare un costante rifornimento degli EFA, il trasferimento dell'ossigeno nelle cellule risulterà più o meno ridotto. Quindi, per una vita sana, non importa tanto quanto respirate o quanto esercizio fisico fate, ma quanto la vostra dieta rifornisce il vostro organismo degli EFA necessari.

Comprendere gli EFA (Essential Fatty Acid)

Gli EFA vengono definiti "essenziali" perché deve essere introdotti con l'alimentazione, il nostro organismo, infatti, non è in grado di sintetizzarli partendo da altre sostanze.

Gli EFA fanno parte della serie "Omega", sono otto, di cui due capostipiti l'acido linoleico (LA) e l'acido alfalinolenico (ALA), da cui derivano gli altri sei..

Il capostipite degli Omega-6 è denominato acido linoleico (LA),
il capostipite degli Omega-3 è chiamato acido alfalinolenico (ALA).
Nel loro insieme gli otto EFA svolgono importanti funzioni, in special modo la produzione di eicosanoidi o superormoni, ovvero delle sostanze che regolano i sistemi ormonali. Siccome furono isolati nella prostata delle pecore nel 1930, vennero chiamati prostaglandine. Ulteriori scoperte hanno poi aggiunto altre famiglie di eicosaniodi, tra cui: trombossani, leucotrieni, lipossine, ecc.

Gli eicosanoidi più studiati sono senz'altro le prostaglandine. Ne esistono più di 30 tipi, suddivise nei tre tipi seguenti:

PG1 che deriva dai grassi Omega 6
PG2 che deriva dai grassi Omega 6
PG3 che deriva dai grassi Omega 3
Quelle con i maggiori effetti sulla salute sono le PG1 e le PG2

Le prime (soprattutto la PGE1) svolgono le seguenti funzioni:

regolano il metabolismo del calcio,
migliorano l'attività del sistema nervoso,
migliorano il funzionamento del sistema immunitario,
inibiscono la risposta infiammatoria,
migliorano l'attività insulinica e mantengono costante il livello di glicemia,
prevengono l'aggregazione delle piastrine del sangue, prevenendo l'insorgenza di trombi e infarti,
abbassano la pressione sanguigna,
favoriscono la rimozione del sodio e combattono la ritenzione idrica.
La PGI2 è benefica, poiché agisce in modo simile alla PGE1.

La PGE2 tende ad essere dannosa perché causa ritenzione idrica, infiammazioni, l'aggregazione delle piastrine del sangue e l'aumento della pressione sanguigna. Va notato che, mentre risulta dannosa per l'uomo moderno, al primitivo poteva essere utile per superare delle situazioni difficili, come la guarigione di ferite, ecc.

 

 

 

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