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Vaccino, i pericoli

VACCINI GRATIS CONTRO I TUMORI DELL'UTERO

     Febbraio 2007 - www.repubblica.it

L'Italia sarà il primo Paese europeo a vaccinare gratuitamente le giovani donne per il Papilloma virus, "causa del tumore al collo dell'utero" (noto come HPV nel gergo medico): è quanto ha annunciato il ministro della Salute, Livia Turco, la settimana scorsa dopo la delibera in tal senso assunta dal Consiglio di amministrazione dell'Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco, sul vaccino per la prevenzione dell'HPV.

Desidero esprimere pieno apprezzamento per la decisione assunta dall'Aifa che fa dell'Italia il primo Paese europeo ad aver adottato una strategia vaccinale pubblica contro il Papilloma virus responsabile del tumore della cervice uterina, che ancora oggi causa ogni anno oltre mille morti.

La decisione è in linea con i pareri scientifici già formulati dalla Commissione tecnica Aifa e dal Consiglio Superiore di Sanità che avevano ravvisato l’opportunità di vaccinare gratuitamente tutte le giovani al compimento del dodicesimo anno di età. Un'indicazione che ha trovato il consenso delle Regioni, come ribadito anche ieri nella riunione con gli Assessori regionali alla Sanità, e che consentirà di avviare questa importante iniziativa di sanità pubblica in tutta Italia.

Le informazioni scientifiche oggi disponibili ha aggiunto il ministro, «parlano di un vaccino sicuro, ben tollerato e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l'insorgenza di un'infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di questo tumore.

Con questa iniziativa si completa l'offerta dei servizi di prevenzione del Servizio sanitario nazionale contro il carcinoma della cervice uterina che già oggi prevede appositi programmi di screening periodico per le donne tra i 25 e i 64 anni attraverso l'esecuzione di un Pap Test ogni 3 anni.

La necessità di sforzi ulteriori per riequilibrare i livelli di diffusione di questi programmi di screening tra le varie regioni italiane - ha concluso il ministro Turco - ha trovato specifica attenzione nella legge finanziaria 2007 che, all'articolo 808, prevede la spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2007 e di 18 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, proprio per incrementare gli screening femminili soprattutto nel Sud Italia.

Per l'attuazione di tale impegno il Ministero della Salute sta predisponendo il nuovo Piano nazionale screening che sarà presto sottoposto alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.

By Renata Fontanelli

Segue un commento all'articolo di Renata Fontanelli tratto da: www.mednat.org/vaccini/cancro_donne_utero.htm

Come se non bastassero i vaccini immunosoppressori che le donne hanno subito fin da bambine, vogliono aggiungere, con la scusa della "prevenzione e della gratuita’ del vaccino", ulteriori vaccini che indeboliranno sempre piu’ i soggetti che si vaccineranno; in compenso aumenteranno enormemente i fatturati delle case farmaceutiche, le quali si fanno pagare i vaccini dagli stati “succubi” ai loro voleri…cioe’ pagano con le nostre tasse…..ed io pago…. I due vaccini per ora presenti sul mercato sono:

Il vaccino "Gardasil" della Merck contiene alluminio, metallo molto tossico anche per il sistema linfatico e non solo....

Il vaccino "Cervarix" della GlaxoSmithKleine contiene anch'esso dell'alluminio......e non sono noti gli altri coadiuvanti...perche' e' impossibile, sul web, trovare i loro bugiardini...

Per leggere il seguito clicca su www.mednat.org/vaccini/cancro_donne_utero.htm

COSA DICE IL MINISTERO DELLA SALUTE

Tratto da www.ministerosalute.it/speciali/piSpecialiNuova.jsp?id=75

L’Italia è il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazione pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale responsabile del cancro della cervice uterina, malattia che causa ogni anno circa mille morti.

Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili, la vaccinazione contro l'HPV è sicura, ben tollerata e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di tumore alla cervice uterina.

L’utilizzo del vaccino comunque affianca, ma non sostituisce, lo screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e del tumore.

A partire dal mese di marzo, la campagna di offerta del vaccino attiva e gratuita sarà rivolta alle ragazze dagli 11 ai 12 in modo uniforme in tutto il territorio italiano, e negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione.

Per favorire la diffusione in tutto il Paese della vaccinazione pubblica contro il carcinoma della cervice uterina, nella Finanziaria 2008 sono stati stanziati 30 milioni di euro come contributo aggiuntivo alle risorse già previste nell’ambito dei fondi per l’assistenza farmaceutica. Altri 40 milioni di euro sono stati reperiti dai capitoli di bilancio del Ministero della Salute.

DA LEGGERE ATTENTAMENTE 

Fonte: www.antipredazione.org

8 marzo 2008.

CI VOLEVANO LE DONNE EMANCIPATE AL GOVERNO E UN MINISTRO FEMMINA PER USARE LE MINORENNI COME CAVIE E FONTE DI PROFITTI VACCINO ANTI PAPILLOMA HPV, un vero e proprio "STUPRO SANITARIO".

Per le 280.000 bambine italiane di 11/12 anni, nate nel 1997, e per le loro mamme chiamate dal servizio sanitario ad inoculare il Gardasil alle figlie, il 2008 sarà anno di sventura perché le bambine in gran numero verranno sottoposte alla vaccinazione "contro" il Papilloma virus accusato di essere produttore di cancro al collo dell'utero, a trasmissione sessuale.

L'esca è la paura del cancro che da anni le varie lobby sanitarie istituzionali e non, Ministero compreso, coltivano per sviluppare bieche operazioni commerciali come questa e dannose pseudo-sperimentazioni di massa sulla popolazione. Facile colpire le bambine manovrando l'ignoranza delle mamme, che se per intuizione non cedono inizialmente alla propaganda insistente ed omissiva, verranno alla fine per lo più prese all'amo con la frase "Se tua figlia avrà il tumore al collo dell'utero in futuro sarà colpa tua".

Solo le più sveglie resisteranno al vile ricatto affettivo, sotto la pressione di una presunta obbligatorietà morale. Allarmismo del tutto ingiustificato. Dai dati scientifici il papilloma virus è presente nell'80% di uomini e donne e sovente fin dalla nascita, cioè è un normale abitatore delle mucose del pene, della vagina e della cervice, un germe che di per sé è innocuo e comune al pari di altri virus e batteri presenti.

La trasmissione è anche al di fuori della via sessuale. Il contatto non comporta la malattia, ma eventualmente l'infezione generalmente transitoria. Il virus può tranquillamente scomparire da solo, anzi è la situazione più frequente e più probabile. In un 10% di casi (e più) il virus convive tutta la vita senza creare mai problemi. Il virus HPV non indica malattia, ma il rischio nell'1% dei casi di sviluppare nel tempo lesioni (macchie) trattabili. Affinché si sviluppi un tumore sulla eventuale lesione non curata occorre tanto tempo circa 20/40 anni ed è un fatto eccezionale che si presenta nell'1% dei casi. Quindi l'infezione non è una malattia ma un fattore di rischio (Dr. M. Sideri ginecoloco-oncologo).

"Se le mamme volessero sapere quanto dura l'immunità, e se fra qualche anno si dovrà fare un richiamo o se l'essersi vaccinati non porrà altri problemi più avanti, e se le bambine che si vaccinano oggi saranno davvero protette dal tumore, si dovrebbe ammettere molto candidamente che per nessuna di queste domande c'è risposta" (Dr. G. Remuzzi immunologo).

Cosa c'è nel vaccino?

C'è il virus vivo (papilloma) geneticamente modificato. Chiarito questo non c'è logica nella direttiva Ministeriale. Perché produrre un danno immediato alle bambine di 11/12 anni che non fanno sesso, per evitare una ipotetica malattia fra 20/30/40anni con un vaccino sperimentale che ha copertura non garantita e di soli 5 anni? Nel Notiziario Ministeriale Febbraio 2008, la Ministra Livia Turco, scrive: "L'offerta pubblica gratuita della vaccinazione è rivolta alle bambine tra gli 11 e i 12 anni perché in questa fascia è massimo il profilo beneficio-rischio".

Ma i rischi non li enuncia, li omette con sapiente rimozione. Ha ricordato che "Alla base dell'età... c'è la volontà di facilitare l'offerta anche a bambine che altrimenti non avrebbero accesso per ragioni sociali, agganciandosi alla frequentazione della scuola dell'obbligo..."(24.11.07). Quindi scelta strumentale e classista. Turco ammette: "è un'offerta... a uso controllato per sorvegliare attivamente gli effetti sulla popolazione esposta al vaccino". Quindi è rischiosa sperimentazione di massa sulle bambine cavie.

Turco propone: "particolare cautela di somministrazione nell'età fertile, perché, i dati attualmente disponibili non sono sufficienti...". Quindi si dovrà considerare il Ministero e la Turco responsabili penalmente di eventuali morti intrauterine o anomalie congenite da vaccino di donne rimaste gravide a sorpresa, dopo essere state vaccinate. Turco precisa: "Saranno le evidenze scientifiche, degli studi di efficacia a dirigere la scelta di estendere la vaccinazione contro il Papilloma virus ad altre categorie di giovani donne...".

Negli Stati Uniti, che sono stati i primi ad autorizzare il vaccino nel giugno 2006 - solo 5 Stati dei 50 lo raccomandano. Dopo le violente polemiche esplose nel Texas, giungono le voci di medici, scienziati ed esperti che testimoniano di non essere stati consultati prima della travolgente ordinanza esecutiva del governatore del Texas Rick Perry e denunciano che il Gardasil è pericoloso e non testato, distribuito per puro profitto, responsabile di pericolosi effetti collaterali. Effetti negativi sono stati segnalati in 20 Stati, "le reazioni vanno dalla perdita della coscienza al collasso" riporta The Washington Time. "Alcune bambine hanno accusato gravi mal di testa, capogiri, nausea, febbre e perdita temporanea della vista...". "Segnalati 13 casi di sindrome di Guillan Barrè". Il National Vaccine Information Center segnala 5 morte, 51 invalide e 1.358 ricoverate d'urgenza. L'Association Press denuncia che il governatore del Texas Rick Perry ha stretti legami con la Merck Pharmaceutical da cui ha ricevuto soldi per la sua campagna di rielezione.

"Perry ha legami con donne di Governo, gruppo di pressione intergovernativo nazionale che si batte per una legge obbligatoria e ha ricevuto fondi dalla Merck". Tutti e 50 gli Stati sono stati bersaglio, tramite pagamenti ai governatori e ai funzionari, degli sforzi dei maggiori lobbisti (NY Times 17.02.07). Anche in Europa esiste la lobby delle donne che hanno siglato la giornata anti-HPV. In Italia nel giugno '07 è stata costituita la "Commissione Salute delle Donne" a tal fine.

Nel novembre '05 nasce l'Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (O.N.Da), presidente Francesca Merzagora voluto da ditte farmaceutiche che "credono nella sua mission", collegato all'IEO istituto oncologico di Veronesi, che si è posto come pioniere della Vaccinazione anti-HPV iniziando uno studio clinico per vaccinare a 17 e 18 anni. Collabora nella campagna di propaganda partita il 23 Febbraio dal Ministero della Sanità, che comprende spot televisivi e radiofonici ingannevoli di "persuasione mediatica". "PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE DONNE", "SALUTE DI GENERE" = nuovo mercato.

Ci volevano le donne al governo perché il sistema dei profitti sanitari proliferasse con: - la vaccinazione anti-HPV gratuita alle minorenni e a pagamento alle ipocondriache (Turco); - la raccolta precoce dei cordoni ombelicali presi ai neonati e alle madri sfinite dopo il parto con la clausola ricattatoria: "cordone a disposizione solo se a metà con lo Stato" (Turco); - gli espianti/trapianti favoriti dalla Legge dell'esproprio e dai tesserini ingannevoli (Bindi); ecc.

Le donne al Governo? Una presenza di mera copertura di giochi economici e di potere che ha facilitato la riduzione del genere femminile ad un ammasso tremebondo e ipocondriaco di corpi senza orgoglio, facili prede delle sperimentazioni di massa e utili alle speculazioni economiche sanitarie. Le donne dell'AEDfemminismo

INFORMATIVA.

I vaccini anti-HPV (human papilloma virus) attualmente sul mercato sono due:

Gardasil (€ 564 per tre iniezioni) commercializzato negli Stati Uniti dalla Merck Phalmaceutical, coadiuvata in Europa dalla partner francese Sanofi-Pasterur.
In concorrenza pronto anche il Cervarix prodotto dalla GlaxoSmithKline britannica.
Si profila una guerra tra aziende per conquistare il mercato.

L'indicazione alla vaccinazione data dalle autorità è dai 9 anni ai 26, dopo i 26 solo screening. La vaccinazione proteggerebbe dai ceppi 16 e 18 sui 100 virus HPV conosciuti. Si tratta di un'iniezione intramuscolare iniziale e due richiami entro sei mesi. Si prevedono altri richiami dopo 5 anni al termine della presunta protezione. Anche i Paesi europei hanno reso disponibili sul mercato il vaccino HPV, ma l'Italia è il primo che lo distribuisce gratuitamente alle 11enni.

I finanziamenti in Italia ammontano a 100 milioni di Euro, e forse più, ciò è più che sufficiente per far capire come questo sia un business sanitario per gestire fondi da capogiro.

Fonte: www.antipredazione.org
"Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente".
Tel. 035-219255, Fax 035-235660,
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA).

UN INCREDIBILE INGANNO ALLE DONNE

Tratto da: www.omeopatianet.it/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=38&Itemid=114

La commercializzazione menzognera di un nuovo vaccino contro il cancro è un incredibile inganno alle donne svedesi e rischia di creare nuovi pericoli per la salute. Sono state poste alte aspettative su due nuovi vaccini contro certi virus che potrebbero causare cancro al collo dell’utero.

Il Consiglio Nazionale svedese per la salute e previdenza sta subendo pressioni per inserire questi vaccini nel programma vaccinale dei bambini. Una valutazione scientifica presentata nel gennaio 2008 dimostra che gli studi sono insufficienti e incerti sugli effetti preventivi del vaccino contro il cancro. Con la vaccinazione generale esiste un serio rischio che un minor numero di donne si sottoporrà a visite ginecologiche di controllo causando nuovi rischi per la salute.

Il modo in cui la pubblicità ingannevole fatta al vaccino aumenta le speranze, è un tradimento alle donne” scrivono la direttrice e il manager dell’agenzia governativa svedese per la valutazione medica (SBU).

NON VI SONO PROVE CHE IL VACCINO PREVENGA IL CANCRO

Brano tratto da: www.americanvision.org/articlearchive2007/02-12-07.asp

This is not a vaccine against cervical cancer; rather it is a vaccine against HPV which is contracted through sexual relations. Merck admits in its own literature that it did not prove that the vaccine would prevent cancer. The HPV vaccine only protects against 4 of the 127 strains of HPV. According to the British medical journal, The Lancet, the vaccine is only effective for 4-1/2 years. A booster injection will be needed every five years. This has not even been discussed. You can count on Merck to lobby to have this booster shot mandated and paid for with tax dollars.

The vaccine was approved by the Food and Drug Administration (FDA) in mid 2006. Remember the FDA does not perform studies on drugs or vaccines prior to approval. The FDA relies solely on studies performed by drug companies. Only one drug company study is required for approval of a product. Merck performed a five year study of its vaccine using 25,000 women, mostly in third world countries. Only 1184 were pre-teenagers.

The average age of a woman with cervical cancer is 48. The effectiveness or dangers of this vaccine will not be known for at least a decade. Cervical cancer results in just 3,700 deaths nationally every year compared to heart disease which kills over 300,000 women annually.

IL VACCINO È PERICOLOSO!

Judicial Watch, un'associazione di interesse pubblico, ha ottenuto dall'FDA (Food and Drug Administration) la possibilità di visionare gli effetti indesiderati correlati al vaccino contro il papillomavirus umano (HPV), Gardasil. All'11 maggio 2007, il sistema di farmacosorveglianza post-marketing sui vaccini VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) degli Stati Uniti, annoverava 1.637 reazioni avverse digitando la sigla HPV4, che corrisponde alla vaccinazione con Gardasil, un vaccino quadrivalente. Di queste reazioni, 371 sono definite gravi.

Delle 42 donne che hanno ricevuto Gardasil mentre erano incinte, 18 sono andate incontro a reazioni avverse, che variavano tra l'aborto spontaneo ed i danni fetali. La paralisi, la paralisi di Bell (paralisi facciale), la sindrome di Guillain Barre e le convulsioni sono alcuni dei gravi eventi avversi neurologici associati alla vaccinazione con Gardasil. Nel database sono segnalati anche 3 casi di 3 persone morte dopo aver ricevuto il vaccino. Una ragazza è morta per trombosi 3 ore dopo aver assunto Gardasil.

Due ragazze di 12 e 19 anni sono morte per problemi cardiaci e/o per trombosi.

Riguardo ai 1.637 effetti indesiderati riportati da Judicial Watch, l'FDA ritiene che siano in linea con i quasi 3 milioni di persone vaccinate negli Stati Uniti con Gardasil. Inoltre non tutte le reazioni avverse sarebbero correlate alla vaccinazione contro il papillomavirus. Nonostante la rassicurazione dell'FDA rimangono dubbi sulla sicurezza del Gardasil.

Tratto da Xagena -
www.vaccinionline.net/index.p...2638&pageNum=0

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