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Sotto il mare, non vivono solo i pesci

Postato in Fiabe e Racconti

C'era una volta, o c'è ancora non si sa bene, un villaggio, nel punto più profondo dell’oceano, una città popolata d’esseri leggeri e luminosi come Angeli, dal volto umano e il corpo simile a quello delle farfalle ."Belli!" direte Voi, ma non è tutto: tante casette strane, dalla forma di medusa o di scodella rovesciata (se preferite), luminose come loro, una vicina all'altra, come le nostre città ma immerse in un silenzio...profondo.

Non come quando si sta zitti, di più: "Come quando si dorme?"Di più, di più.
"E per parlare?" Non serve, i Bafflaidi (questo è il loro nome) usano la telepatia, che fra l'altro funziona meglio delle parole; infatti si dicono tutto e non esistono bugie: perché quando uno di loro pensa qualcosa, gli altri sentono immediatamente. In questo modo non serve ripetere, scrivere o telefonare: solo pensare.
E i bambini?cioè i piccoli? dovete sapere che in questo villaggio in fondo all'oceano i figli nascono da un uovo, deposto da uno di loro, infatti non ci sono maschi e femmine, come da noi: ognuno d’essi è sia papà sia mamma.
Quando dopo qualche mese l'uovo, che somiglia ad una sfera di cristallo, comincia ad assottigliarsi e ad aprirsi, tutti i componenti del villaggio assistono all'evento, che si verifica una volta l'anno.
Il piccolo Bafflaide esce dall'involucro come se danzasse, leggero, sostenuto dall'acqua e da tutti i pensieri d'amore dei suoi simili, che l’avvolgono subito dopo con fasci di luce azzurra dorata, che scaturiscono dal centro del loro cuore.
Pensate, è talmente bella, questa scena, che persino i pesci si fermano ad ammirare il nuovo nato.
Il padremadre, attorniato dagli altri, avvolge il piccolo con le sue ali e lo bacia teneramente, portandolo in seguito nella sua casa, dove per alcuni giorni viene sfamato ed istruito su come comportarsi. Gli vengono elencati i poteri di cui dispone e i limiti da non superare.
A volte infatti, capita che qualche adolescente disubbidiente, s’avvicini a qualche sottomarino o natante in superficie ma, fortunatamente, quei pochi marinai che si fidano a raccontare l'accaduto, vengono subito presi per matti e tutto si risolve con un rimprovero e/o un castigo.
Durante gli anni che seguono, i giovani Bafflaidi diventano, grazie alla comunicazione telepatica coscienti di tutto il sapere della comunità: praticamente a dieci anni sono adulti.
Sì perché, a differenza di noi, ognuno sa tutto quello che sanno gli altri componenti: così non ci sono sapienti e ignoranti, ma tutte le menti lavorano con una gran fusione mentale per risolvere problemi, per la maggior parte causati dall'uomo.
Pensate quando succede, la luminescenza dei loro corpi aumenta a tal punto che il bagliore si nota a migliaia di metri nel buio dell'oceano. Fantastico! vero?
Il pericolo più grande è costituito dalle scorie radioattive, dalle navi e i sottomarini nucleari che affondano: purtroppo con questi problemi anche loro
non sanno come sbrigarsela.
E' stato per questo che una notte, navigando al largo delle isole Azzorre, vidi affiorare uno di questi esseri di luce che mi chiese di seguirlo, per vedere cosa stavamo causando con la nostra insensibilità.
Fidandosi della mia discrezione circa l'ubicazione del villaggio, mi circondò con un alone luminoso, caldo e allo stesso tempo ricco d’ossigeno, perché potessi respirare, così mi disse. Poi, presomi per mano m’invitò a tuffarmi...
Non feci in tempo ad immergermi che, subito ci inabissammo ad'una velocità, sorprendente: dapprima mi spaventai, poi rassicurato dal suo sguardo, m’abbandonai ad ammirare i meravigliosi fondali che scorrevano sotto di noi.
Non so quanto tempo impiegammo per raggiungere quella incredibile profondità, fu comunque breve: il pensiero che mi preoccupava era, che pressione ci doveva essere laggiù ma,subito sentii una voce dentro, che mi rassicurava.
Ad accoglierci, c'erano altri Bafflaidi, anche da loro emanava una luce che ci avvolgeva e sosteneva: una sensazione meravigliosa, come centinaia di mani leggere che mi accarezzavano. Non ebbi più paura .Ero protetto e sentivo tutti i loro pensieri che interrogavano la mia mente riguardo alle scoperte dell'uomo, ed in particolare le armi, che tanto li spaventavano.
Dopo qualche attimo di smarrimento, visto che non riuscivo a parlare, provai incitato dai loro sguardi, a pensare alcune domande, sorridendomi mi risposero prontamente, che velocità, in pochi minuti sapevo e sapevano tutto; quanto tempo perdiamo in superficie per comunicare, e fra l'altro, non ci capiamo nemmeno, per non parlare poi delle lingue che Babele!
La mia permanenza presso i Bafflaidi durò alcune ore, ma furono molto intense e ricche di emozioni .
In fine, prima di accompagnarmi mi affidarono una preghiera:
 <<Rispettate il mare, non usatelo come una pattumiera, amate il mare, da cibo e vita anche a voi. Rispettate il Mare, rispettateci, rispettatevi e sappiate che nonostante tutto, continuiamo a mandarVi i migliori pensieri, affinché ci sia pace nel vostro cuore e fra tutti gli abitanti della Terra.>>  Non capivano le lacrime che arrossavano i miei occhi, ma il nodo che stringeva il mio cuore, li convinse che ero veramente dispiaciuto a nome di tutti gli uomini e che mi sarei impegnato a divulgare la preghiera.
C'era una volta o c'è ancora, non si sà bene dove, un villaggio nel punto più profondo dell'Oceano...e ci sono degli esseri che ci amano... 
sotto,il,mare

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