Achillea millefoglie
L’Achillea millefoglie è una pianta spontanea molto presente nelle nostre regioni. Vista la sua grande diffusione, è conosciuta anche con molti nomi volgari, quali: millefoglio, erba de feridas, erba dei somari, erba dei tagli, stagnasangue.
Si tratta di una pianta officinale di antico impiego, per molti popoli sacra. Ad esempio, nell’antica Grecia, la leggenda vuole che di essa si fosse servito persino Achille per curare le ferite dei compagni durante l’assedio di Troia.
Il nome scientifico dell’Achillea millefoglie è Achillea millefolium. Si tratta di una pianta della famiglia delle Asteraceae o Compositae. Questa classificazione è molto ampia e ne fanno parte tante altre piante già studiate nel nostro blog. Questa famiglia, infatti, comprende: carciofi, girasoli, indivia a foglie lisce, lattuga canasta e romana, puntarelle, radicchio, scarola riccia, topinambur.
L’Achillea è una specie così diffusa a livello polimorfico, che i botanici la definiscono di difficile classificazione. Nel nostro Paese ne esistono diverse specie, ecco le principali:
- Nobilis;
- Distans (millefoglio maggiore);
- Stricta (millefoglio subalpino);
- Macrophylla (millefoglio delle radure);
- Nana (millefoglio nano);
- Tomentosa (millefoglio giallo);
- Ptarmica (millefoglio palustre);
- Moschata (millefoglio del granito).
- La nostra trattazione è riferita alle caratteristiche e alle proprietà dell’Achillea millefolium.
L’Achillea millefoglie è una pianta spontanea erbacea e perenne. Si caratterizza per la rusticità e il fusto slanciato, forte e rigido.
A piena maturità può arrivare a un’altezza di 50-60 cm. Nasce da una radice rizomatosa di tipo strisciante, molto ampia in larghezza.
Le foglie sono verde intenso, ricoperte da una lieve peluria. Sono alterne, molto lunghe (sui 20 cm) e larghe 3-5 cm. Inoltre, sono lanceolate, divise in segmenti lineari acuti (lacinie). Questa caratteristica ha fatto attribuire all’Achillea il nome comune di “millefoglio”.
I capolini fiorali sono bianchi o rosati, di piccole dimensioni e riuniti in vistosi corimbi.
La fioritura inizia in primavera e i fiori restano sulla pianta da maggio a settembre.
L’impollinazione è entomofila, avviene quindi ad opera di api e altri insetti impollinatori. Con l’Achillea millefoglie le api producono un ottimo miele, di colore scuro e dal sapore dolciastro e aromatico.
Questa pianta ha sovente carattere d’infestante. É originaria dei paesi asiatici, ma è da migliaia di anni che è molto diffusa nel bacino del Mediterraneo, e dunque anche in Italia. Si trova con facilità dalla pianura alla montagna, nei prati, lungo i sentieri di campagna, negli incolti. Nel nostro paese, inoltre, compare ad altitudini comprese tra 0 e 2.200 m.
L’unica regione dove non è presente è la Sicilia.
L’Achillea millefoglie è un’erba medicinale che possiede diverse proprietà benefiche. É ricca di olio essenziale (che contiene camazulene, canfora, beta-pinene, cineolo,cineolo, borneolo, cariofillene). Gli altri costituenti principali sono: lattoni sesquiterpenici, il principio amaro achilleina, flavonoidi (apigenina-7-O-glucoside, luteolina, rutina), acido caffeico e salicilico, tannini, betaine.
Inoltre, ha le seguenti proprietà medicinali: digestive, amaro-toniche, antispasmodiche, antiemorragiche, emmenagoghe, diaforetiche, astringenti, sedative.
Le parti della pianta usate in fitoterapia sono quelle aeree, ossia fiori e radice.
L’Achillea trova largo impiego nella cura di alcuni disturbi genitali femminili, come ad esempio: ciclo non regolare, ansia da menopausa, infiammazioni vaginali, affezioni dolorose da ciclo mestruale (dismenorrea).
Le proprietà antispasmodiche sulla muscolatura liscia del tratto uterino, sono dovute al grande contenuto di azulene dell’olio essenziale.
Per le donne è una pianta alleata poiché aiuta a eliminare il ristagno di liquidi e contrasta gli inestetismi della cellulite.
Le virtù dell’Achillea millefoglie aiutano anche nel caso di perdite di sangue dovute a emorroidi e ferite. Per questo motivo, dunque, prende anche il nome volgare di erba dei tagli.
Per uso esterno, invece, viene usata sotto forma di unguento oleolito. Nella medicina popolare, è altresì usata per preparare tisane con effetti antispastici e antinfiammatori specifici per l’apparato digerente.
Anche l’infuso di Achillea dona tanti benefici al corpo. Le proprietà astringenti e antibatteriche, ad esempio, sono utili per regolare i disturbi allo stomaco ed eliminare le tossine dal sangue.
L’Achillea millefoglie, infine, è molto usata anche in campo erboristico. Per cui ne esistono diverse lavorazioni, che vanno dalla tisana, alle capsule, fino all’olio essenziale. Se, purtroppo, non avete la possibilità di raccogliere la pianta fresca in tutta sicurezza, qui trovate dei prodotti validi.
L’Achillea millefoglie è però sconsigliata in gravidanza e allattamento, in persone che si curano con anticoagulanti ad uso orale, eparina, antiaggreganti piastrinici e/o fibrinolitici.
L’odore intenso dell’Achillea millefoglie rispecchia il suo sapore amaro ma gradevole. Le foglie giovani e tenere possono essere unite a insalate e minestre, facendo però attenzione a non esagerare nella dose. Il gusto, infatti, è molto aromatico.
Questa pianta è ottima anche per dare sapore a salse, aceti e liquori fatti in casa. La frittata fatta con le sue foglie è inoltre una ricetta tipica di molte regioni italiane.
I fiori e le foglie, infine, se essiccati all’ombra, entrano spesso nelle ricette di liquori, aperitivi e digestivi a base di erbe.