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Reazione negativa

Immaginate di diventare “trasparenti” al fatto esterno che ha causato la reazione.

Vi raccomando di praticare questo dapprima con cose banali e senza importanza. Diciamo per esempio che siete seduti tranquillamente a casa vostra. E all'improvviso, dall'altra parte della strada, arriva il suono penetrante di un'allarme di automobile. Si attiva l'irritazione. Qual è il proposito dell'irritazione? Nessuno. Perché l'avete creata? Voi non lo avete fatto. La mente lo ha fatto. È stato totalmente automatico, totalmente inconsapevole.
Perché la mente lo ha creato? Perché mantiene inconsapevolmente la credenza che la sua resistenza, che voi vivete come negatività o come una certa forma d'infelicità, dissolverà in un qualche modo la condizione indesiderata. Questa, naturalmente, è un'illusione. La resistenza che crea, in questo caso l'irritazione o la rabbia, è molto più fastidiosa della causa originaria che sta cercando di dissolvere.
Tutto questo può essere trasformato ad esempio con l’esercizio che vorrei proporvi…

- SENTITEVI DIVENTARE TRASPARENTI, per così dire, senza la solidità di un corpo materiale. Ora lasciate che il rumore o qualunque cosa sta causando la reazione negativa, passi attraverso di voi. Non urta più contro una parete solida dentro di voi. Come vi ho detto, praticate prima con cose piccole. L'allarme dell'auto, l'abbaiare di un cane, le grida dei bambini, il rumore del traffico. Invece di una parete di resistenza dentro di voi, che è costantemente e dolorosamente colpita da cose che «non dovrebbero accadere», lasciate che ogni cosa passi attraverso di voi.

Qualcuno vi dice qualcosa di brusco o per ferirvi.
Invece di entrare in una reazione inconsapevole e negativa, come attaccare o difendere, vi ritirate e la lasciate proprio passare attraverso di voi. Non offrite resistenza. È come se non ci fosse più nessuno lì ad essere ferito. Questo è il perdono. In questo modo diventate invulnerabili. Potete comunque anche dire a quella persona che il suo comportamento è inaccettabile, se questo è quello che scegliete di fare. Ma quella persona non ha più il potere di controllare il vostro stato interiore. E così non siete in potere di qualcun altro ma avete il potere; non siete controllati dalla vostra mente. Sia che si tratti dell'allarme di un'auto, di una persona maleducata, di una alluvione, di un terremoto, o della perdita di ogni vostro bene: il meccanismo di resistenza è lo stesso.

Voi state ancora cercando all'esterno, e non potete smettere di avere l'abitudine a cercare.

(Enchart Tolle)