Caro Stato, Cari Ministri
e per informazione, Cari Amici Contribuenti, non la definirei evasione fiscale ma ‘sopravvivenza’
Ho 63 anni, sono stato un preciso contribuente dall'età di 16 anni, dapprima come apprendista e poi come libero artigiano.
Negli ultimi anni grazie al continuo aumento delle imposte (praticamente un pozzo senza fondo) ho raggiunto il limite sopportabile: sono passato dal 50% di guadagno e il 50% di tasse al 25% di guadagno e il 75% di tasse, poi il 10% guadagno e il 90% di tasse, ma non è finita! Arrivato allo 0% guadagno e il100% di tasse , ho dovuto chiedere, per qualche anno, in prestito il denaro per pagare le imposte arretrate e naturalmente anche quelle recenti; praticamente col ‘cappio alla gola’ sono riuscito a chiudere l'attività, continuare a lavorare per guadagnarmi da vivere e restituire il prestito (non ho ancora la pensione e non ho ereditá).
Ora ho ridotto del 30% il costo delle sedute e, occupandomi di salute e benessere, permettere in questo modi ai meno abbienti di ricevere cure e attenzioni necessarie; inoltre dono il 10% di ciò che incasso in carità a chi mi tende la mano.
Non avendo più l'assillo delle tasse, del commercialista, delle eventuali contravvenzioni per inadempienza e degli errori di contabilità da pagare, posso occuparmi serenamente con impegno e dedizione al mio lavoro, che adoro perché mi permette di rivedere il sorriso negli occhi delle persone 'malate'.
Grazie per tutta l'assistenza ricevuta e che ancora ricevo (INPS - INAIL - ILOR - IRPEF - ecc.) e le tasse che per tanti anni ho pagato molto volentieri.
Un Augurio: che Dio illumini la vostra Coscienza e vi doni la pace, la salute e tutto l'Amore di cui avete bisogno.
Prego per Voi, e per tutti gli Amici contribuenti.
Gandhi una volta disse: "Per ribellarsi a un governo ‘tiranno’ l'unico modo è di non pagare più le tasse."
Meditate gente, meditate.
Grazie per la Pazienza,
Domenico Antonio Veneziano De Vita