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Pulizia intestinale, garanzia di buona salute

Nella lista degli argomenti di conversazione formale lo stato del nostro intestino è probabilmente all'ultimo posto. Guardiamo in faccia le cose: la sindrome da intestino irritabile, la stitichezza, i gas e il cancro al colon non sono argomenti dei quali parleremmo volentieri. Tuttavia, come dice il vecchio proverbio, la morte comincia nel colon. Se domandiamo a un qualsiasi anatomo-patologo, le autopsie dimostrano che in genere nell'80% il colon è ostruito da materiali di scarto (Vegetarian Times, March, 1998).

"Non pensate che sia sufficiente che l'Angelo dell'acqua vi abbracci soltanto esternamente. Vi dico, in verità, l'impurità interna è di gran lunga più grande dell'impurità esterna. E colui che purifica se stesso esternamente, ma internamente rimane impuro, è simile alle tombe che fuori sono ben dipinte, ma dentro sono piene di ogni sorta di orribili impurità e sozzura."                       - Il Vangelo Esseno della Pace, Ediz. Manca -

Premessa
Il cattivo funzionamento intestinale e l'autointossicazione permanente che provoca, possono avere un effetto disastroso sul sistema nervoso (Dr. Henry Picard).
Contrariamente a quanto si pensa i cibi che abbiamo mangiato non sono affatto "dentro di noi". É pur vero che sono nella parte interna del nostro corpo, ma non nei suoi tessuti in quanto lo potranno essere solo dopo esser stati digeriti ed assimilati. Per questo motivo buona parte del sistema immunitario è collocato sulle pareti dell'intestino tenue (Placche di Peyer), in quanto deve stare attento che attraverso i cibi non penetrino nel nostro organismo anche sostanze pericolose.
Questo ci porta a comprendere la saggia abitudine che, sino a qualche decennio fa, faceva dare una purghetta ad adulti e bambini almeno una volta al mese, ai cambi di stagione e quando si andava in vacanza. Infatti, un intestino pulito fornisce una garanzia di salute perché non crea veleni organici ed alleggerisce il lavoro dei sistemi di difesa. Un intestino sporco, invece, diventa sede di varie sostanze tossiche che caricano il sistema immunitario con un lavoro pesante e continuo, pertanto, nel tempo, egli perde la sua efficienza dando luogo a molte problematiche tra cui varie intolleranze ed allergie. Questo fatto ha fatto affermare al Dr. Bernard Jensen, dopo anni di studi e sperimentazioni, che "la maggior parte dei problemi di salute oggi diffusi nella società industrializzate è dovuto ad un cattivo stato di pulizia intestinale" (da "Intestino libero", Macro Edizioni).
Il non pulire internamente l'intestino, specialmente nel suo ultimo tratto (il colon), equivale ad avere il personale addetto alla rimozione dei rifiuti urbani in sciopero. A tutti gli effetti se si lascia ristagnare il materiale di scarto nel colon, comincerà un processo di putrefazione che irriterà la mucosa rendendola meno permeabile (leaky gut syndrome), ciò permetterà alle sostanze tossiche di penetrare nel circolo sanguigno.
Queste tossine, a loro volta, possono creare i presupposti per innumerevoli disfunzioni e malattie, tra cui citiamo: problemi della pelle, avvelenamento del sangue che nutre il cervello e il sistema nervoso con conseguente mal di testa frontale (cefalea), irritabilità, indebolimento, svogliatezza, poca memoria ed alcuni problemi che vengono imputati alla demenza senile.
Alcuni segni di questo stato di intossicazione dovuta al persistere di materiale putrescente all'interno del colon, sono: feci e sudore maleodoranti, cattivo funzionamento del sistema digerente, gonfiore addominale, flatulenze, alito cattivo, lingua ricoperta da una patina bianca, acne e pelle opaca e poco tonica. In breve, ogni organo può venirne intossicato, il corpo invecchia prematuramente, le giunture invecchiano irrigidendosi, la mente si impigrisce e viene a mancare la gioia di vivere.

Un breve richiamo sulle funzioni intestinali

Quali sono le principali funzioni del colon?

  • eliminare gli scarti prodotti dagli alimenti digeriti e assimilati,
  • assorbire l'acqua e le sostanze nutritive; entrambi necessari all'organismo,
  • collaborare al buon funzionamento del sistema immunitario.

Se l'intestino ha una flora batterica equilibrata (eubiotica), queste funzioni sono svolte nel migliore dei modi, pertanto i materiali di scarto vengono espulsi e quelli nutrienti assorbiti. Se, invece, la flora batterica è alterata, i rifiuti non sono completamente eliminati e si accumulano nell'intestino.
I rifiuti accumulati, specialmente nelle curve e nella anse, creano delle sostanze tossiche che, in un primo tempo, alterano la membrana intestinale, quindi possono passare nel sangue e nella linfa ed andare in qualsiasi parte dell'organismo. Questa condizione di autointossicazione grava primariamente sul fegato.

Farina bianca e incrostazioni fecali
La farina bianca ed i prodotti derivati (pane, pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante la digestione diventano una specie di colla; ricordo che in tempo di guerra mi facevano giocare con una colla fatta di farina bianca cotta in poca acqua. Questa poltiglia può essere considerata come una sorgente di muco e costituisce uno dei tanti fattori di inquinamento del nostro organismo. Nel tempo questo muco diventa capace di attaccarsi alle pareti intestinali, ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso. Il glutine, una sostanza collosa che si trova soprattutto nel grano e perciò nel pane, può anch'esso danneggiare e bloccare i villi intestinali. Il prof. Arnold Ehret's, ritiene che molte delle malattie siano dovute al muco accumulato in qualche organo o in qualche conduttura, in modo da alterarne il naturale funzionamento. 

Il colon, e i problemi che può generare
La maggior parte dei problemi di salute, oggi diffusi nelle società industrializzate, è dovuta ad un cattivo stato di pulizia intestinale! (dott. Bernard Jensen in Intestino libero, Macro Edizioni).
Il colon costituisce il sistema drenante dell'organismo umano; ma se si lascia ristagnare il materiale di scarto, comincerà un processo di putrefazione che invierà materiale putrescente all'interno del circolo sanguigno.
   Ne può conseguire un avvelenamento del cervello e del sistema nervoso, rendendo la persona irritabile e mentalmente depressa, provocando uno stato di indebolimento e di svogliatezza. Alcuni segni di questo stato di intossicazione dovuta al persistere di materiale putrescente all'interno del colon sono un cattivo funzionamento del sistema digerente con una conseguente tendenza al gonfiore addominale, a fenomeni di flatulenza, alito cattivo, lingua ricoperta da una patina bianca, acne e pelle opaca e poco tonica. In breve, ogni organo può venirne intossicato, si invecchia prematuramente, le giunture soffrono di questa intossicazione irrigidendosi, un senso di pigrizia si impadronisce della mente, e pertanto si crea un grosso limite alla gioia di vivere.

Un alimentazione basata su cibi non freschi, fritti, troppo cotti o troppo elaborati, l'uso eccessivo di farine non-integrali e di zuccheri raffinati, l'abuso di sale ed altre scorrettezze nel nostro nutrimento non favoriscono un funzionamento efficiente del colon, anche se pensiamo di avere regolari evacuazioni.

Anziché apportare nutrienti importanti per l'organismo si crea inedia del colon: pur passando materiale fecale non sarà in grado di "digerire" correttamente e quindi di permettere una completa assimilazione dei nutrienti. L'intestino tenue produce un manto di muco per proteggersi da cibi troppo manipolati, latte omogeneizzato, conservanti chimici ed altro materiale inquinante. Con il persistere di un'alimentazione scorretta questo manto di muco può divenire spesso e indurito come plastica. A poco servirebbe spendere una fortuna in vitamine, erbe e cibi biologici se questo manto di muco troppo spesso ne impedisce il loro assorbimento.

L'autointossicazione
Il non pulire internamente il colon equivale ad avere l'intero personale addetto alla rimozione dei rifiuti urbani in sciopero.
L'autointossicazione è un processo mediante il quale il corpo si "auto avvelena" mantenendo un autentico "pozzo nero" di materiali in decomposizione all'interno del proprio colon. Questo pozzo nero interiore può contenere una concentrazione di batteri dannosi altrettanto alta quanto quella dei pozzi neri sotto una casa. Le scorie che vengono liberate dai processi di decomposizione batterica si introducono nel flusso sanguigno e viaggiano verso tutte le parti del corpo. In tal modo, ogni cellula all'interno del corpo può essere colpita e da ciò possono derivare molti tipi di problemi. Dal momento che l'autointossicazione indebolisce l'intero sistema, essa può essere la causa scatenante di ogni sorta di disturbi.

La pulizia del colon è sempre necessaria
La maggior parte dei disordini comincia nel tratto intestinale, si diffonde attraverso il sangue alla pelle e alle ghiandole linfatiche ed infine arriva ad invadere i tessuti profondi. Il cibo all'interno dell'intestino, se non viene digerito in modo corretto si trasforma in veleno. Quel veleno produce tossine che aggravano gli umori intestinali.
Durante il processo della digestione il cibo ingerito va incontro ad una serie di trasformazioni. Per prima cosa esso viene odorato, gustato e masticato. Il primo assaggio stimola i fluidi digestivi presenti nella bocca e nello stomaco. Il cibo viene inviato verso lo stomaco e, se è stato ben masticato, sarà più facile per lo stomaco mescolare i fluidi digestivi, i liquidi ed i cibi tutti insieme. Una volta ammorbidite e scisse in piccole particelle, le sostanze semi-digerite passano nell'intestino tenue. All'inizio dell'intestino tenue vi è il duodeno in cui il cibo viene miscelato con la bile prodotta dal fegato e con le secrezioni pancreatiche.
In seguito il cibo si trasferisce verso il colon dove la sua digestione viene completata ed è proprio qui che il vero valore del cibo viene assorbito quasi totalmente come vitamine ed elementi nutritivi. Il colon forma le feci ed assorbe l'acqua dal cibo digerito. Esso procura anche nutrimento ai batteri che svolgono un ruolo benefico, in quanto capaci di sintetizzare importanti vitamine e di assorbire elementi nutrienti. Le feci normali transitano attraverso il colon e dovrebbero assomigliare ad una banana matura.
Qualsiasi cibo, inclusa la frutta, va in putrefazione se trattenuto abbastanza a lungo nel corpo. La causa della ritenzione all'interno del colon dei residui di cibo è la presenza di muchi. Anche una dieta vegetariana in cui si assumano latticini, tofu, alimenti a base di farine bianche porta alla produzione di muco all'interno dell'intestino.

Il muco prodotto all'interno del colon si disidrata e si trasforma in una sostanza viscosa che tende a trattenere all'interno del colon i residui di tutto il cibo ingerito. Se la massa di materiali non digeriti si accumula, essa comincia a passare attraverso le pareti intestinali nel flusso sanguigno. Il flusso del sangue veicola quindi le tossine putrefattive e fermentative in ogni parte del corpo. Il sistema immunitario è costretto ad un superlavoro per neutralizzare quelle tossine, che si accumulano nei punti più deboli del corpo.
Anche il fegato e i reni lavorano a pieno ritmo per filtrare il livello sempre crescente di tossine provenienti dall'intestino. Quando il colon viene interamente rivestito da cibo non digerito, anche i batteri "buoni" riducono la loro capacità di sintetizzare le vitamine, determinando uno stato di carenza.

Sembra incredibile, ma il cattivo funzionamento intestinale e l'autointossicazione permanente che provoca, possono avere un effetto disastroso sul sistema nervoso (Dr. Henry Picard).  Anche perché generalmente i medici non ne parlano, ma molti problemi e malattie hanno la loro causa profonda in un cattivo funzionamento dell'intestino, dovuto al poco movimento, inquinamento ambientale e uso di medicinali non naturali. A questi fattori dobbiamo aggiungere un'alimentazione sbilanciata, troppo ricca di zuccheri, di alimenti raffinati e additivi chimici e povera di elementi primari, come fibre, vitamine e sali minerali.

Anche lo stress, dal canto suo, può determinare un'alterazione delle pareti intestinali provocando una contrazione eccessiva o insufficiente, e può anche influenzare la flora batterica, rallentandone la ricostruzione. Va notato che in un intestino sano la mucosa dovrebbe rinnovarsi ogni quattro giorni. A causa di questi motivi i movimenti dell'intestino (peristalsi) e del colon in particolare, si sono alquanto rallentati. Questo fenomeno causa un accumulo di scorie nelle "tasche" del colon ed in particolare nella sua zona definita "sigmoideo". Nel tempo si accumulano anche delle incrostazioni sulle sue pareti che, a loro volta, rendono ancor più difficile il suo naturale movimento ritmico e ondulatorio che dovrebbe promuovere il transito dei prodotti fecali diretti verso l'esterno.

Va sottolineato che anche quando si evacua ogni giorno, l'intestino non si libera mai completamente, vi sono comunque degli escrementi che ristagnano diverse ore provocando il degrado della mucosa intestinale e l'alterazione della flora batterica, fenomeno conosciuti con il nome di disbiosi intestinale. Quando subentra la disbiosi i batteri salutari (tra cui Lactobacillus Acidophilus) diminuiscono e quelli nocivi (tra cui il Bacillus Coli) aumentano. Questo mutamento della flora intestinale rende impossibile la completa elaborazione dei materiali fecali, si generano pertanto fermentazioni e putrefazioni che, non solo intossicano tutto l'organismo, ma riducono notevolmente le difese immunitarie.
Il fatto che il sistema di difesa organica e l'intestino sono intimamente collegati è poco conosciuto. Eppure parte di questo importantissimo sistema è localizzato sulle pareti dell'intestino, ed è in questa sede (Placche di Peyer) che si formano le immunoglobuline (particelle proteiche aventi proprietà immunologiche). La mucosa dell'intestino è perciò assai importante per assicurare una buona difesa organica, e insieme a lei lo sono: fegato, reni, ghiandole, polmoni e superficie cutanea.
L'intossicazione intestinale, diffondendosi nell'intero organismo, può manifestarsi nei sintomi più disparati, tra essi citiamo: emicranie croniche, allergie, acne, psoriasi, altre malattie della pelle, turbe alla prostata, diverticoli, gravi costipazioni, prolassi intestinali, artriti, reumatismi, disturbi cardiaci, asma, problemi respiratori, noduli al seno, perdita di vitalità, stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione, aggressività, attacchi di panico, infezioni, infiammazioni, poliartrite, problemi ai capelli e molti altri disturbi.
Purtroppo i lassativi, oggi largamente usati, danno solo un beneficio momentaneo perché, a lungo termine, tendono a danneggiare la mucosa intestinale.

Cosa si può fare per star bene o riguadagnare la salute perduta?

  • Ripulire l'intestino e normalizzarne le funzioni (la vera guarigione è possibile solo se preceduta da una radicale pulizia organica).
  • Correggere l'alimentazione.
  • Praticare più movimento. 

IL CLISTERE O ENTEROCLISMA
É una pratica igienica che ha permesso a moltissime generazioni di godere di una salute di cui l'uomo civile non gode più. La nostra esperienza ci ha permesso di accertare come molte delle allergie che affliggono adulti e bambini sono dovute ad una carico tossico creato nell'intestino che sovraccarica in modo incredibile il sistema immunitario.

Per riguadagnare o mantenere uno stato di buona salute sono perciò necessarie alcune azioni al fine di pulire l'intestino, specialmente il colon, dalle incrostazioni fecali che si sono creati sulle sue pareti, rendendole rigide e restringendo il passaggio dei materiali che devono essere eliminati.

A tal scopo risulta utile fare alcuni clisteri/enteroclisma (uno ogni 3 giorni).

  1. Acquista, in Farmacia, la confezione per l'enteroclisma.

Utilizza la cannuccia corta, quella lunga serve per le irrigazioni vaginali.

In genere sono sufficienti sei clisteri a giorni alterni per ripulire abbastanza bene le pareti intestinali, poi lo puoi eseguire tutte le volte che ne senti il bisogno.

Se non l’hai già fatto, scaricati! È importante per permettere all’acqua di arrivare più in su possibile e lavare le incrostazioni fecali nell’intestino. Prendi un litro e mezzo di acqua a una temperatura leggermente superiore a quella corporea, aggiungi un cucchiaio di sale marino e scioglilo. Appendi il sacco dell'enteroclisma in posizione elevata (un gancio appendiabiti) collega la cannula, chiudi il rubinetto, applica il beccuccio sottile all'imboccatura a vite. Versa l'acqua calda e fanne fuoriuscire una piccola quantità per eliminare l'aria nella cannula.

Ungi leggermente il beccuccio e l'ano con una crema neutra che faciliti l'introduzione. Poni sul pavimento un cuscino all'altezza del bacino e stendigli sopra un asciugamano grande (per stare più comodo e per assorbire eventuale acqua persa), sdraiati a terra sul fianco destro e l'anca sul cuscino (per creare una depressione e permettere all’acqua di penetrare) vicino alla sacca, in modo da arrivare agevolmente, le gambe raccolte (in posizione fetale) una sull'altra, inserisci la cannula e apri il rubinetto.

Se dopo aver introdotto un po' di liquido, arriva un forte stimolo che spinge a svuotare... provvedi e riprendi da capo. Attendi 5-8 minuti, se avverti fastidio alla pancia, prova a resistere una decina di secondi e facilmente, scomparirà, perché l'acqua supererà il blocco procedendo oltre, se invece non scompare, interrompi per qualche secondo il flusso dell'acqua, ed eventualmente scaricati.

Quando l'acqua è stata inserita tutta, girati a pancia in sù e massaggia, delicatamente l'addome per 1-3 minuti; se nel frattempo arriva un forte stimolo a scaricarti procedi, altrimenti attendi il tempo indicato. Lo svuotamento non avviene tutto in una volta, ma a ondate successive, quindi rimani seduto sulla tazza alcuni minuti.

Dopo il primo enteroclisma da un litro e mezzo, introduci due litri nella sacca.

Terminato la procedura, prepara e assumi un brodo, sciogliendo un cucchiaio di Miso (fermentato di Soia) in una tazza di acqua tiepida, la sera a stomaco vuoto per una intera settimana dopo, per stimolare l’organismo a ripristinare la flora batterica.

Se eseguito come descritto, i risultati sulla motilità intestinale saranno immediati, anche se nei primissimi giorni potrebbe comparire un lieve mal di testa, dovuto al transito delle tossine, e la lingua potrebbe presentarsi più patinata del solito, puliscila con il nettalingua o con lo spazzolino. Per facilitare lo scioglimento delle incrostazioni fecali è utilissimo assumere per tutti i sei giorni il mattino a digiuno il succo spremuto di un Limone biologico, messo in un bicchiere e aggiunto di acqua tiepida e un cucchiaino di Miele. Importante: lava subito i denti con lo spazzolino e il dentifricio, per evitare che il limone (acido) intacchi lo smalto dei denti.

Inoltre, è fondamentale un'alimentazione ricca di verdura fresca, sia a pranzo sia a cena, lasciando i carboidrati per il pranzo e tenendo le proteine per la sera. A colazione Ti suggerisco la frutta (un solo tipo per pasto e a volontà ), ricorda che per mantenerne gli effetti benefici a distanza, è necessario esaminare la dieta e lo stile di vita, al fine di correggere eventuali abitudini scorrette.

Il Clistere di Caffè Da parte di professionisti nel campo della medicina olistica, ormai da molti anni é usato un clistere che utilizza non l'acqua, ma il Caffè, con lo scopo di disintossicare il Fegato.
Un clistere di Caffè, quando eseguito correttamente, induce il fegato produrre più bile, aprendo i dotti biliari. In questo processo, un fegato intossicato può scaricare molte delle sue tossine nella bile e sbarazzarsene in alcuni minuti. Questo spesso dà grande sollievo a tutto l’organismo, e spesso fa la differenza tra giacere con la sensazione di sentirsi miserabili e sentirsi bene e essere attivi. I clisteri di Caffè sono anche efficaci nell'alleviare il dolore. I pazienti affetti dal cancro, per un esempio, possono ottenere sollievo dal dolore anche quando i farmaci non hanno dato esito.
  Gli effetti di un clistere con Caffè, sono differenti da quelli di uno con semplice acqua e sale, e questa differenza è costituita dalla caffeina presente nel Caffè. La caffeina, la teobromina e la teofillina stimolano il rilassamento dei muscoli lisci, causando la dilatazione dei vasi sanguigni, e dei dotti biliari. Gli effetti di un clistere con Caffè, non sono gli stessi di bere il Caffè. Le vene nella zona anale, sono molto vicine alla superficie dei tessuti. La caffeina è assorbita facilmente e in quantità maggiore, di quando il Caffè è bevuto. Il Caffè, non passa attraverso il sistema digestivo, e non influisce sul corpo, come quando si assume come bevanda. Invece, il clistere di Caffè, stimola sia il fegato, sia la cistifellea, a rilasciare le tossine, che sono poi eliminate dal colon. All'inizio del trattamento, se la bile contiene molte tossine, può produrre spasmi nel duodeno e nell'intestino tenue, e causare un po' di deflusso nello stomaco. Questo può causare sensazioni di nausea, che potrebbero portare al vomito della bile. Se accade questo, bere una buona quantità di tè di menta piperita forte, aiuterà ad annullare la bile nello stomaco e a portare sollievo.

Benefici per il Fegato 
Il Caffè ha una composizione chimica, che è stimolante. Contiene delle molecole, palmitati, che aiutano il Fegato a trasferire le tossine nella bile. Il Caffè è assorbito dalla vena emorroidale, e trasferito al fegato. Con i dotti dilatati, la bile riversa nel tratto gastro-intestinale le tossine. Contemporaneamente l'azione peristaltica, è attivata dal clistere, causando l'eliminazione delle tossine, tramite evacuazione dal colon.

Un clistere di Caffè, è molto utile durante una malattia grave, dopo un ricovero ospedaliero, e dopo l'esposizione a sostanze chimiche tossiche. Può anche essere utilizzato durante digiuni, per alleviare eventuali emicranie, causate talvolta, da un’aumentata eliminazione di tossine.
Due clisteri di Caffè in una settimana, durante un periodo di disintossicazione generale, sono indicati per la maggior parte delle persone. Dopo il periodo di disintossicazione, può essere impiegato al bisogno sempre con cautela, seguendo i suggerimenti del proprio consulente.

Benefici
- Diluisce il sangue portale e la bile. 
- La Teofillina e Teobromina (costituenti del Caffè) dilatano i vasi sanguigni e contrastano l'infiammazione dell'intestino. 
- I Palmitati nel Caffè aumentano il Glutatione S-trasferase, responsabile per l'eliminazione di radicali liberi dal siero. 
- Stimola il sistema nervoso viscerale, aumenta la peristalsi e il transito di bile  dal duodeno al retto.
- Dev’essere trattenuto fino a quindici minuti, e dato che tutto il sangue, passa attraverso il Fegato quasi ogni 3 minuti, questo rappresenta una forma di dialisi del sangue, attraverso la parete dell'intestino.

È interessante osservare che, bere una tazza di Caffè ha un effetto completamente diverso dal fare un clistere.

Bere Caffè causa i seguenti disturbi: 
- Aumenta la reazione riflessa, 
- diminuisce la pressione del sangue, 
- aumenta la frequenza del battito cardiaco, 
- causa palpitazioni e insonnia, 
- stimola le ghiandole surrenali, 
- irrita lo stomaco, 
- lascia un residuo tossico nel corpo.

Preparazione
Prima di eseguire il clistere di Caffè, e opportuno ripulire il colon con due enteroclismi con sola acqua. Ritieni il liquido nel colon da dodici a quindici minuti; è utile avere un orologio in vista. Il Dr. Gerson ha scoperto che tutta la caffeina é assorbita entro quindici minuti circa. La caffeina, passa attraverso le vene emorroidali, direttamente nella vena portale, e quindi nel fegato. Dopo quindici minuti, evacua. Se sperimenti tensione o spasmi nell'intestino, utilizzando un clistere, prova a utilizzare acqua più calda (da 37° a 38°, è una buona temperatura) per aiutare a rilassare l'intestino. Se l'intestino è debole o flaccido, prova invece a utilizzare acqua più fredda (da 24° a 27°) per aiutare a tonificarlo. Il Caffè coltivato biologicamente, è assolutamente essenziale, perché le sostanze chimiche, i diserbanti, e gli antiparassitari presenti nei Caffè coltivati commercialmente, potrebbero essere tossici. Usa solo Caffè da coltivazioni biologiche controllate.

In una pentola, con un litro di acqua aggiungi tre cucchiai da tavola, colmi di Caffè macinato. Fai bollire per tre minuti, poi continua a fuoco lento per venti minuti. Copri con un coperchio. Quindi lascia raffreddare fino a una temperatura, più o meno vicina a quella corporea. Filtra e poni il Caffè così ottenuto, in una borsa per enteroclisma.

Nota Importante: I programmi di disintossicazione, come la pulizia del colon e i clisteri di Caffè, non sono indirizzati a curare qualsiasi malattia, ma sono solo intesi come aiuto per l’organismo, a svolgere le sue naturali attività di disintossicazione, e di eliminazione. 

L'IDROCOLONTERAPIA
Ho avuto modo di verificarlo, la maggior parte delle malattie dei popoli civilizzati nasce nell'intestino! (Dott. Bernard Jensen in Intestino libero, Macro edizioni).

Cos'è l'idrocolon terapia?
È una forma moderna di lavaggio intestinale, Questo tipo di trattamento viene citato per la prima volta in un documento egizio che risale a 3500 anni fa, oggi si avvale di apparecchiature modernissime e sicure, ed è una pratica delicata e indolore. Oltre a curare il disturbi dell'apparato digerente e dell'intestino purifica l'intero organismo.
L'idrocolonterapia ha lo scopo di mantenere pulito e in perfetto stato il tratto intestinale, stimolare la peristalsi e riportare in equilibrio la flora batterica. L'effetto diluente dell'acqua introdotta e la stimolazione che si viene a creare, mettono l'intestino in condizioni di pulirsi a fondo e riattivare le sue funzioni vitali. Inoltre, l'immissione di ossigeno attraverso l'acqua, fornisce un valido nutrimento alla flora batterica.
Va notato che questo trattamento non provoca dolore né spasmi e viene ben accolta dal paziente. L'acqua entra ed esce dal paziente in un circuito chiuso, questo previene l'insorgere di spiacevoli manifestazioni come, per esempio, cattivi odori.
   Questo trattamento, attuando una profonda pulizia, rimuove i residui fecali depositati nelle curve, nelle tasche e sulle pareti del colon, elimina la flora batterica alterata e favorisce la ricrescita di quella equilibrata. Già dopo il primo trattamento il ventre si presenta meno gonfio, si prova un senso di leggerezza e si attenuano le coliche e le scariche diarroiche.
Essendo una terapia disintossicante, i disturbi cutanei diminuiscono, aumenta la vitalità e l'energia e in generale tutto il corpo migliora le sue funzioni. Per mantenerne gli effetti benefici è però necessario esaminare la dieta e lo stile di vita del paziente, al fine di suggerire le eventuali correzioni ed aiutarlo a riguadagnare uno stato di buona salute che perduri nel tempo.
   Praticando questa forma di terapia si elimina la flora batterica putrefattiva, questo permette al colon di ripristinare le sue funzioni primarie e ritornare a produrre anticorpi, alleggerendo così il lavoro di filtro dell'epidermide. Per aiutare questo salutare cambiamento, prima e dopo il trattamento, sarebbe bene far assumere al paziente dei fermenti lattici che vanno a riequilibrare la flora batterica intestinale. Il momento migliore per assumerli è a digiuno, facendoli precedere d un bicchiere di acqua tiepida in cui sia stato sciolto un terzo di cucchiaino di bicarbonato.

A chi fa bene l'idrocolon terapia?
Visto quanto detto in precedenza possiamo dire che, praticamente, sono poche le persone che non ne hanno bisogno. Risulta particolarmente indicato per soffre di problemi intestinali o di disturbi che possono essere correlati a un cattivo funzionamento del colon. Come visto all'inizio è però possibile ottenere beneficio anche per molti altri problemi. Una delle indicazioni principali è la stitichezza che viene risolta pulendo a fondo l'intestino e ripristinandone la normale funzionalità.
Per garantire una pulizia completa sono necessari almeno 4 lavaggi, a distanza di una settimana l'uno dall'altro. La terapia della stitichezza può richiedere 3 o 4 irrigazioni in più, perché bisogna anche ripristinare la motilità intestinale.        
   Il lavaggio del colon è efficace anche contro meteorismo e gonfiori, due disturbi provocati dalla disbiosi. In pratica, la pancia si "gonfia" perché le feci fermentano e ristagnano, determinando un assorbimento di sostanze tossiche da parte dell'organismo. L'idrocolon terapia interviene proprio liberando il colon da queste sostanze, ossigenandolo e ricreando così l'ambiente naturale originario.

Intestino e pelle sono organi intimamente legati, perciò questo il trattamento si riflette subito sulla superficie cutanea. La pelle, infatti, è costituita come una spugna e, tra i suoi compiti, ha anche quello di aiutare i reni ad eliminare le tossine dell'organismo; se queste sono in eccesso, la pelle ne risente sviluppando infezioni cutanee, acne e psoriasi.

É effettuato utilizzando un'apposita apparecchiatura che fa affluire acqua e ossigeno nel colon del paziente e, nel contempo, permette al materiale fecale di uscire attraverso un altro tubo che ritorna all'apparecchiatura di cui sopra.
Il paziente è steso sul lettino e giace a pancia in su. L'immissione di acqua e lo scarico dei materiali fecali continua finché l'acqua non fuoriesce pulita. Tutto avviene in un sistema chiuso, estremamente igienico e discreto.
Deve essere praticata da un medico e dura, generalmente, dai 30 ai 40 minuti.

Per informazioni:

AMICIT - Associazione Medica Italiana di Colonidroterapia www.idrocolon.it/
Fabbricanti di apparecchiature per Idroconterapia:
www.named.it/apparecchiature.asp
www.cleancolon.it/
Centri dove è effettuata:

Studio Dr. Razazian M. Farzad (Gastroenterologia e Medicina Naturale).
Membro della Società Italiana di Idrocolonterapia
Via Leonzio Foresti, 40 - 25134 San Polino - Brescia.
Tel. 030-2310392 - Cell. 338-8800140.

AMICIT. www.idrocolon.it/Attivita.html In questo sito vi è la piantina dell'Italia con la possibilità di scegliere i centri di Idrocolon terapia nelle varie province.

Centro Metis. Responsabile per idrocolonterapia: Giuseppina Manrocchi - Tel. 338-5859199.
Milano - Corso Buenos Aires, 64, scala D, III piano (Fermata "Lima" della linea metropolitana rossa).
Life Gate. Clean Colon Italy Srl. - Associazione Europea di Idrocolonterapia
via Rimembranze, 8/B 29013 Carpaneto P.no (PC) - Tel. 0523-853092.

Osteopatic Clinic.
Via Calzecchi Onesti, 6 - Bergamo. Tel. 035-362280/362290.

Poliambulatorio Privato Madrenatura - Socio AMICIT.
Via Vallicelli, 8 Castrocaro Terme - 47011 Castrocaro Terme (FC)
Tel. 0543 769523 - www.centromadrenatura.com

Studio Dott.ssa. Giuberti.
Viale Piave 35 - Milano. Tel. 349.2378195.

Indirizzi utili per l'Idrocolonterapia

www.idrocolon.it/homeHCT.html
http://utenti.lycos.it/remfiorano/idrocolon0.htm
www.neurolinguistic.com/proxima/anthropos/it-41.htm
www.ecosalute.it/


BIBLIOGRAFIA

Parte del testo liberamente tratto dai siti:

www.drnatura.it/
www.ayurvita.it/colon.htm
SITI SUGGERITI

www.arnoldehret.it/

LETTURE SUGGERITE

Bernard Jensen, Intestino libero.
Macro Edizioni, Cesena (FO). Tel. 0547-346.290.
Prof. Arnold Ehret, Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco.
La Cassandra Edizioni.
Dott. Chrtistian Tal Shaller, La salute intestinale degli anni 2000.
Edizioni Blu International Studio (BIS).
Valeria Mangani - Adolfo Panfili, La dieta pH.
Edizioni Tecniche Nuove.
Dott. Herbert M. Shelton, Artrite, soluzione naturale.
Editrice Igiene Naturale S.r.l., Gildone (CB).
P. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini.
Macro Edizioni, Cesena (FO). Tel. 0547-346.290.
Valter Giraudo - Giuseppe Gregorio, Vitamine e Minerali.
Edizioni Atlantide, Tel. 02-93.548.007.

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