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Caisse Formula

Una bevanda Benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col Grande Spirito.
(Uomo Medicina dei Nativi d'America Ojibwa)

La tisana di Renè Caisse, è composta da sette erbe, le quattro della formula di René: Radice di Bardana, Acetosa, Radice di Rabarbaro e Corteccia di Olmo Rosso più tre, che un nativo della tribù degli Ojibwa, ha rivelato a De Sylva in uno dei suoi viaggi, nelle lande sperdute del nord del Canada alla ricerca di erbe: il Trifoglio, la Corteccia di Frassino spinoso e la Piantaggine. 



. È un sedativo naturale, agisce sul sistema nervoso
. Stimola e rinforza il sistema immunitario
. Attenua i dolori o addirittura li elimina, anche nei casi più gravi

. Aiuta ad arrestare le emorragie, agendo come ricostituente del sangue
. Aiuta a prevenire e corregge la costipazione
. Aiuta a ritrovare il senso del gusto
. Aiuta la digestione
. È efficace per l’insonnia
. È un ottimo tonico profilattico
. Lenisce e previene gli effetti da avvelenamento causato dai metalli pesanti
. Protegge il cervello dalle tossine
. Conferisce un senso di benessere diffuso in tutto l’organismo
- Aiuta a ridurre le Masse Nodulari

COME HO CONOSCIUTO CAISSE FORMULA
Alcuni anni fa era il 1998, mentre prestavo servizio presso l’Associazione Culturale Il Centro in Brescia, mi trovai fra le mani la straordinaria storia di un infermiera canadese, Renè Caisse nel 1922  era capo infermiera al Sister Providence Hospital Haileybury, un giorno fra i malati della sua corsia notò una donna con un seno stranamente deformato, incuriosita le domandò cosa fosse accaduto, la donna raccontò che vent'anni prima aveva un cancro al seno e un Uomo di Medicina dei Nativi Objiwa le aveva fatto bere per un lungo periodo un the di erbe che l'aveva guarita; il Nativo aveva definito questa miscela di erbe e radici: "Una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col Grande Spirito". (di seguito, puoi leggere la continuazione della storia.)

Terminato di leggere, mi accorsi che mentre le lacrime mi rigavano il volto, un'intensa emozione riempiva il mio Cuore. Da qualche tempo aspettavo ‘qualcosa’ un rimedio per aiutare le persone che soffrivano.

'Quando l'allievo è pronto. il Maestro arriva!'

Corsi in una copisteria e stampai subito cinquanta copie della storia; l'impiegata, una donna di mezz'età, visto il Mio entusiasmo, chiese di cosa si trattasse. Grande sorpresa, sua madre da qualche tempo soffriva di una forma di tumore che non trovava cure; le diedi subito una copia della storia e tornato in ufficio cercai il mittente di quello straordinario racconto, lo trovai e il giorno seguente, chiamai Ludovico Guarneri, che mi raccontò della sua vicenda: tre anni prima era affetto da una forma di tumore non operabile (linfoma di Hodgkin), aveva scoperto la 'tisana' e dopo averla assunta per un lungo periodo, era completamente guarito. Entusiasta gli chiesi se potesse raccontare anche ad altri, questa meravigliosa esperienza, e ridare la speranza a tante persone, accettò e quella sera, alla conferenza presso l’associazione, arrivarono in molti ad ascoltare e poter nuovamente 'sperare'. Ludovico raccontò che oltre ad assumere la tisana aveva anche modificato il suo scorretto stile di Vita: l'alimentazione, il modo di lavorare, i rapporti. Gli chiesi di poter sperimentare la tisana, a quei tempi soffrivo ormai, da anni di epatite B cronica, questa era stata la diagnosi del medico curante. 'cronica' era una parola che non si adattava per niente, al mio modo di concepire la salute così, per un anno, ogni giorno, pazientemente, assunsi la tisana, modificai la Mia alimentazione e, iniziai ad osservare e considerare la Vita da un altro punto di vista. Ebbi notevoli benefici, già dalle prime settimane: miglioramento della qualità del sonno, della digestione e della peristalsi, un diffuso senso di leggerezza, maggiore chiarezza mentale, aumento della forza fisica, diffuso benessere generale che culminò, dopo un anno nel risultato delle analisi, le Transaminasi erano ritornate nella norma..!  Il Medico, Mio caro amico e insegnante di Omeopatia, stentava a credere all'evidenza delle analisi. Questi risultati mi convinsero ulteriormente sull'efficacia della tisana così, iniziai a proporla a parenti, amici, e poter finalmente aiutare tutte le persone che ne avessero avuto bisogno. Sono grato a quel nativo degli Objiwa, a Ludovico e alla Vita, per questa grande opportunità.

 Domenico Antonio Veneziano De Vita

COME SI PREPARA E SI ASSUME CAISSE FORMULA
È semplicissimo. Si riempie un tappo/misurino del flacone di erbe, si versa in una tazza capiente, si aggiunge acqua minerale appena bollita, si copre e si aspetta 15 minuti, dopodiché si beve senza filtrare, lasciando le erbe depositate sul fondo. Caisse Formula in erbe microtriturate è in confezione da g 120 e deve essere assunta necessariamente lontano dai pasti, meglio al mattino appena svegli, assumendo la colazione almeno un'ora dopo e/o alla sera, un ora prima del pasto.

CAISSE FORMULA IN CAPSULE
È la risposta, a tutte le difficoltà che incontrano, alcuni consumatori che si trovano in posti, dove non sempre è reperibile dell'acqua bollente o che non trovano il tempo di aspettare 15 minuti. Inoltre capita spesso che alcuni pazienti, già provati dalla nausea e dal vomito indotti dai farmaci oncologici chemioterapici, abbiano difficoltà ad ingerire la tisana calda che provoca loro, sensazioni spiacevoli.
Le capsule permetteranno al paziente di continuare la terapia e potranno sostituire una o più dosi di tisana giornaliere. Le capsule devono essere assunte insieme a un bicchiere di acqua tiepida, saranno così facilmente dissolte nell'intestino tenue, dove cominceranno la loro azione depurativa.
L'efficacia delle capsule rispetto alla tisana può essere quantificata intorno al 90%-95%, si consiglia però nei disturbi più gravi, un uso costante e prevalente della tisana, sostituendo, se necessario, non più di una dose al giorno con le capsule.
Un tappo/misurino del flacone di tisana corrisponde a quattro capsule. Per le persone alle quali, sono indicate due dosi di tisana al giorno, si possono anche assumere le capsule, sicuri di ottenere un risultato del tutto simile.

Per una azione preventiva e depurativa si suggerisce: un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per 30 giorni. Da ripetere ogni cambio di stagione (Primavera, Estate, Autunno e Inverno). Inoltre per integrare i minerali dispersi per l'effetto diuretico della tisana, si suggerisce un cucchiaino di Magnesio Supremo, sciolto in acqua calda, e una compressa di Potassio Gluconato, dopo pranzo.

Per una cura efficace si suggerisce: un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per una settimana - dalla seconda settimana e per tre mesi un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino (colazione dopo un ora) e un tappo/misurino di erbe o quattro capsule la sera, un ora prima di cenare, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi.

Puoi avvalerti inoltre, della consulenza di un Naturopata (Medicina Olistica), telefonando e/o di una visita, previo appuntamento a Domenico Antonio Veneziano De Vita - 3281805682 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. per valutare: il Tuo stato di salute, eventuali sintomi/disturbi, dovuti alla eliminazione delle tossine, da parte dell’organismo, scegliere una corretta e bilanciata alimentazione, poter controllare i miglioramenti, durante tutta la durata della terapia con la tisana e oltre. 

Rammenta che la scorretta alimentazione, è una delle maggiori cause delle malattie. 

“I vostri cibi saranno i vostri rimedi e i vostri rimedi saranno i vostri cibi.” Ippocrate, il padre della medicina

Tutte le metodologie, le tecniche, i rimedi suggeriti e quant'altro proposto in questa pagina, sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico, a cui bisogna rivolgersi per i disturbi relativi alla salute. Pertanto il responsabile di questo sito, declina ogni responsabilità per eventuali danni o problemi, causati dall'utilizzo delle informazioni proposte, da una formulazione di diagnosi o autodiagnosi i cui risultati sono risultati nocivi. 

Precisiamo inoltre, che la Scienza Medica, non considera Caisse Formula come un rimedio specifico per il tumore, il cancro, o altre malattie. 

LE ERBE CONTENUTE IN CAISSE FORMULA

RADICE DI BARDANA
Nome Botanico: Arctium lappa, A. Minus Nome comune : Bardana Descrizione:Pianta erbacea biennale che nel primo anno emette solo alcune foglie basali, cordate ovate a margine dentato, molli verdi e glabre nella pagina superiore. Il secondo anno produce un fusto fiorale eretto alto da 50 a 200 cm. I fiori sono di colore rosa violaceo. Gli acheni oblunghi e compressi, grigio brunastri con macchie nere e pappo a setole brevi. Fiorisce fra luglio e agosto. Droga e tempo balsamico: Si utilizzano le radici e talora anche le foglie. Le radici si raccolgono nell'autunno del primo anno vegetativo e nella primavera del secondo, prima dell'emissione dello scapo fiorale. Le foglie si raccolgono fra la primavera e l'estate del secondo anno, prima della comparsa dei fiori. Proprietà ed indicazioni: La Bardana è conosciuta come un eccellente rinforzante del sistema immunitario. Un tonico per il fegato, per i reni ed i polmoni. E' un purificatore del sangue con l'abilità di di neutralizzare le tossine e pulire il sistema linfatico. E' provato la sua azione anti batterica e antimicotica come i suoi composti tumore-protettivi. Costituisce un ottimo rimedio utilizzabile sia internamente che esternamente per nel trattamento delle più comuni affezioni cutanee. Ha note proprietà diuretiche, stimolanti delle funzioni epatobiliari. Utilizzata internamente esplica una discreta azione antidiabetica-ipoglicemizzante data dalla contemporanea presenza nella radice di Inulina(fino al 45%) e di vitamine del gruppo B che interagiscono nel metabolismo glucidico. In oriente è usata per le sue proprietà rinforzanti e nutritive. In Cina è citata col nome di "Niu bang" come rimedio dal 502 dopo Cristo. Ed era usata dalle tribù indigene d'america Mimac e Menomonee per le malattie della pelle. La medicina Ayurvedica la conosce per la sua azione sul tessuto del sangue e del plasma ed è usata per le allergie della pelle, le febbri, e per i calcoli renali. Molti studi scientifici hanno dimostrato l'attività antitumorale della Bardana sugli animali. Il termine "fattore Bardana" fu coniato dagli scienziati della scuola di medicina Kawasaki, Okayama, Giappone. In studi di laboratorio fù scoperto che il "fattore Bardana" era attivo contro il virus HIV (il virus dell'AIDS). L'inulina contenuta nella Bardana ha il potere di stimolare la superficie dei globuli bianchi aiutandoli a lavorare meglio.

CORTECCIA DI OLMO ROSSO
Nome botanico:Ulmus Fulva Nome comune: Olmo Nordamericano o olmo rosso Descrizione: Il suo Habitat è l'America del Nord, parte centrale e nord degli USA e est del Canada. Cresce in terreni sia umidi che secchi, lungo i fiumi o in cima alle colline più alte. Si distingue per la ruvidezza dei lunghi rami. Può raggiungere i diciotto metri di altezza. Le foglie verde scure o giallognole sono coperte da una peluria gialla e hanno la punta arancio. La corteccia è molto rugosa. Le proprietà curative sono contenute nelle fibre della parte interna della corteccia che viene usata fresca o secca per essere polverizzata. Proprietà ed indicazioni : La mucillaggine della corteccia favorisce la decongestione delle articolazioni rendendola ottimo rimedio per le artrosi. La corteccia di O.R. è altresi indicata per tosse, faringiti, problemi neurologici, stomaco ed intestino. Contiene inulina che aiuta il fegato, la milza ed il pancreas. Aiuta la minzione, diminuisce i gonfiori e agisce come lassativo. La medicina cinese lo catalogò nel 25 A.C. come ottimo rimedio per le ulcere, la diarrea e il meridiano del colon. Per l'Ayurveda è nutritivo, emulsionante ed espettorante. Indicato per debolezza, emorragie polmonari ed ulcere. Ottimo tonico polmonare, si può usare con persone sofferenti di malattie polmonari croniche.

ACETOSA
Nome botanico: Rumex acetosella Nome comune: Acetosa o Erba brusca Descrizione : pianta erbacea con radice fittonosa ben sviluppata e cauli robusti eretti, alti da 50 cm ad un metro ramosi alla sommità con rami corti ed eretti. Foglie basiliari allungate che assomigliano a orecchie di cane di colore verde intenso che denota la grande concentrazione di clorofilla. Fiori in pannocchia densa, lunga e stretta. Droga e tempo balsamico: Si usa tutta la pianta prima che fiorisca al secondo anno di vita. Proprietà ed indicazioni: L'erba quando è giovane e allo stato fresco agisce come diuretico e purificatore del sangue. L'erba aiuta il fegato, l'intestino, previene la distruzione dei globuli rossi ed è usata come antitumorale. La clorofilla contenuta nella pianta porta ossigeno alle cellule rinforzando le loro pareti, aiuta a rimuovere i depositi nei vasi sanguigni e aiuta il corpo ad assorbire più ossigeno. La clorofilla può anche ridurre i danni da radiazioni e riduce i danni ai cromosomi. Si usa per malattie infiammatorie, tumori, malattie del tratto urinario e dei reni. Per l'alto contenuto di vitamina C le foglie vengono usate per la cura di forme di avitaminosi, nell'anemia e nella clorosi. Avvertenza:dato l'alto contenuto di acido oxalico, se ne sconsiglia l'uso prolungato ed in dosi massicce a persone sofferenti di calcoli renali ( fonte:Canadian Journal of herbalism)

RADICE DI RABARBARO
Nome botanico: Rheum Palmatum Nome comune: Rabarbaro cinese o rabarbaro indiano Droga: Si usa la radice delle piante più vecchie private del periderma. Descrizione: Assomiglia alla varietà da giardino (rheum rhaponticum) ma è molto più forte nella sua azione terapeutica. Si riconosce per la sua radice conica, carnosa con una polpa gialla. Le foglie hanno sette punte e la forma di cuore. E' coltivato in Cina e Tibet a scopo decorativo e medicinale. Proprietà ed indicazioni: Il rabarbaro è conosciuto in oriente da migliaia di anni. Il suo nome cinese è "Da Hung" e quello ayurvedico è "Amla Vetasa" con azione sul tessuto del plasma, del sangue e del grasso. Viene usato principalmente per la sua azione lassativa e astringente e come forte purgante. In dosi minori si usa contro la diarrea e per stimolare l'appetito. In dosi maggiori come purgante. L'erba stimola il colon, promuove il flusso della bile, elimina le stasi restaurando lo stomaco e il fegato. E' usato come tonico: per lo stomaco, per aiutare la digestione, come purificatore del fegato, come antitumorale, per l'ittero e per l'ulcera . De Sylva nota che l'acido crisofanico contenuto nella pianta è responsabile della rimozione della sostanza viscida e e mucosa che circonda i tumori, permettendo ai costituenti delle altre erbe di avere accesso alla massa. Avvertenze: E' controindicato durante la gravidanza

TRIFOGLIO
Nome botanico: Trifolium pratensis Nome comune: Trifoglio pratense Descrizione: Pianta erbacea perenne, con radice a fittone e cauli cespugliosi eretti od ascendenti (10-90cm). Foglie alterne trifogliate. Fiori raccolti in capolini sferici ed ovati, sessili o brevemente peduncolati, circondati dalle foglie. Frutto a legume opercolato, incluso nel calice persistente. Fiorisce da Maggio a settembre. Droga: I fiori. Proprietà: Agisce su sangue e plasma e sul sistema linfatico, sanguigno e respiratorio. Ha azione diuretica ,espettorante antispasmodica. E' usato per tosse, bronchiti infezioni e tumori. E' un purificatore del sangue. In India è usato per favorire la latteazione delle perpuere ed è tonico uterino (favorisce il ristabilirsi dell'utero dopo il parto). De Sylva nota che la sostanza contenuta ne T. chiamata Genisteina ha l'abilità di inibire la crescita dei tumori e che questa sostanza provvedeva all'effetto anticancro della formula Hoxey usata circa cinquant'anni fa per la cura del cancro.

PIANTAGGINE
Nome Botanico: Plantago Major Nome comune: Piantaggine Descrizione : Pianta erbacea perenne, acaule con rizoma corto dal quale dipartono numerose radici sottili. Foglie basali ampie disposte a rosetta. Inflorescenza a spiga cilindrica lineare, densa (8-18 cm.)su scapi fiorali nudi. Il frutto è una pisside ovale-oblunga contenente numerosi semi neri angolosi. Droga e tempo balsamico: Si utilizzano le foglie ed i semi le foglie si raccolgono ben sviluppate da giugno ad agosto, i semi da luglio a settembre, recidendo le spighe quando assumono colorazione brunastra. Azione: Agisce sul sistema tiroideo e paratiroideo coinvolgendo in una dinamica di informazioni moderatrici la circolazione linfatica e quella sanguigna, il sistema osseo(regolando l'equilibrio calcio fosforo), il sistema muscolare in generale, gli organi genitali e l'eccitabilità nervosa. Esternamente ha proprietà emostatiche, batteriostatiche, astringenti ed antioftalmiche. Internamente ha proprietà: Astringenti, emollienti, decongestionanti, antiflogistiche, antisettiche, depurative, diuretiche(blande), ematopoietiche (ricostituenti del sangue), emocoagulanti e regolatrici dei flussi. De Sylva fa notare che si tratta dell'erba che le manguste in India usano quando morse dal Cobra. In America la varietà dalle foglie lunghe è chiamata "maestra del serpente a sonagli" e veniva infatti usata per neutralizzare il veleno dei serpenti a sonagli.

FRASSINO SPINOSO
Nome botanico: Xanthoxilum fraxineum Nome comune : Frassino spinoso Descrizione : Il frassino spinoso è un piccolo albero che cresce nella campagna nordamericana. Ha foglie pinnate e rami alternati che sono coperti da spine dure e affilate, spesso le spine sono presenti anche sulla corteccia e sulle foglie. Appartiene alla famiglia delle Rutacee. Tutte le piante di questa famiglia hanno qualità aromatiche e pungenti. Le bacche sono raccolte in grappoli sulla sommità dei rami. Sono nere o blu scuro e racchiuse da una noce grigia. Le foglie e le bacche hanno un odore aromatico simile all'olio di limone. Droga: La corteccia e le bacche. Proprietà e e indicazioni: Chiamato "Tumburu" dagli indiani nella medicina Ayurvedica e "Hua Jiao" dai cinesi. Ha azione stimolante, carminativa, alterativa, antisettica, antielmintica e analgesica. E' indicato per digestione debole, dolori addominali, raffreddore cronico, lombaggine,reumatismi cronici, affezioni cutanee, vermi ed infezioni da microorganismi e artrite. E' un potente disintossicante e purificatore del sangue. De Sylva aggiunge : "...ha una storia nella cura della tubercolosi, colera e sifilide.Recenti ricerche hanno identificato una classe di sostanze conosciute come Furano-coumarins. Mentre le ricerche continuano, si riscontra una sua forte azione sul cancro. E questo mi chiarisce l'insistenza dell'uomo medicina incontrato sull'isola di Manitoulin perché lo inserissi nella CAISSE FORMULA."

LA STORIA DI RENÉ CAISSE (1888-1978)


René Caisse era capo infermiera in un ospedale e fra i malati della sua corsia notò una signora con un seno stranamente deformato. Incuriosita, le domandò cosa fosse accaduto. La signora raccontò che vent'anni prima un uomo di medicina dei nativi Objiwa, saputola malata di cancro al seno, le aveva fatto bere per un lungo periodo un the di erbe che l'aveva guarita. Il nativo aveva definito questa miscela di erbe e radici:

"Una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia col Grande Spirito"

René fece tesoro dell'informazione e prese nota della ricetta. Due anni dopo ebbe modo di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. Dopo il trattamento con la tisana la zia guarì. René capì di essere di fronte ad una scoperta fantastica e in collaborazione col Dott. Fisher, il medico della zia che aveva assistito al processo di guarigione, cominciò ad usare la bevanda su altri malati terminali di cancro. I successi si ripetevano. 

In quei tempi si pensava di aumentare l'efficacia di un rimedio se lo si fosse inoculato per via intramuscolare e così René cominciò ad iniettare la tisana, ma gli effetti collaterali erano troppo spiacevoli. Negli anni a venire dopo studi di laboratorio condotti su topi, fu individuata l'erba iniettabile e le altre venivano fatte bere in infuso. I risultati positivi continuarono. Bisogna sottolineare il fatto che René mai richiese un compenso dai suoi pazienti, accettando solo le loro offerte spontanee.

La voce si sparse ed altri otto dottori dell'Ontario cominciarono ad inviarle pazienti giudicati senza speranza. Dopo i primi risultati i medici scrissero una petizione al Ministero della sanità Canadese chiedendo che si prendesse in seria considerazione la cura.

L'unico risultato che ottennero fu l'invio di due commissari con l’ordine di arrestare René per esercizio della professione medica senza autorizzazione.

I due però rimasero colpiti dal fatto che nove dei migliori medici di Toronto collaborassero con la donna e invitarono René a sperimentare su topi la sua medicina. Ella tenne in vita per 52 giorni topi inoculati con il sarcoma di Rous. Tutto tornò come prima, René continuò a somministrare la bevanda in un appartamento di Toronto.

In seguito dovette spostarsi a Peterborough in Ontario, dove la raggiunse un ordine di arresto recato da un poliziotto. Ancora una volta ebbe fortuna perchè il poliziotto, dopo aver letto le lettere che i suoi pazienti le avevano scritto in segno di riconoscenza, decise che era il caso di parlarne al suo capo.
Dopo questo episodio René ebbe il permesso del ministero di continuare a lavorare solo su quei pazienti che recassero una diagnosi scritta di cancro allo stadio terminale, redatta da un medico.

Nel 1932 uscì, su un giornale di Toronto, un articolo intitolato: "Infermiera di Bracebridge fa una importante scoperta per il Cancro"

A questo articolo seguirono innumerevoli richieste di aiuto da parte di malati di cancro e la prima offerta commerciale. 

L'offerta era davvero vantaggiosa ma le si richiedeva di svelare la formula in cambio di una somma considerevole e un vitalizio. René rifiutò categoricamente, giustificò la sua decisione col fatto che non voleva che si speculasse sul suo rimedio.

Nel 1933 il comune di Bracebridge le mise a disposizione un Hotel, sequestrato per ragioni di tasse, perchè potesse farne una clinica per i suoi malati. Da allora e per i successivi otto anni, un cartello sulla porta avrebbe indicato:

 "Clinica per la Cura del Cancro".  

Dal giorno dell'apertura centinaia di persone erano convenute alla clinica e alla presenza di un medico, si facevano fare l'iniezione e bevevano la tisana. La clinica diventò in breve una sorta di Lourdes Canadese.
Nello stesso anno si ammalò la madre di René, cancro al fegato inoperabile. René le somministrò la sua cura ed ella guarì nonostante che i medici le avessero predetto una sopravvivenza di pochi giorni.

Fu in questi anni che il Dott. Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell'insulina, affermò che il the aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni, curando così i malati di diabete. Il Dott. Banting invitò ufficialmente la signora Cassie a fare esperimenti presso il suo istituto di ricerca, ma lei per paura di dover abbandonare i propri malati, rifiutò. Era il 1936.

In quel periodo si dette nome alla tisana “Essiac” cioè Caisse letto al contrario.

Nel 1937 accadde un incidente. Una donna in fin di vita fu trasportata all' ospedale di René, sofferente per frequenti embolie, subito dopo l'iniezione, morì. Fu un'occasione d'oro per i detrattori di René, fu fatto un processo ed i risultati dell'autopsia dimostrarono che la donna era morta per un embolo.

La pubblicità che il caso scatenò portò ancora più malati in cerca di speranza all'ospedale di Bracebridge.
Lo stesso anno furono raccolte 17.000 firme che invitavano il governo a riconoscere Essiac come farmaco per il Cancro.

Una ditta farmaceutica Americana offrì un milione di dollari (del 1937!) per la formula, ennesimo rifiuto di René.

Nel frattempo un medico americano, il Dott. Wolfer, offrì a René di effettuare esperimenti con la bevanda su trenta pazienti del suo ospedale negli Stati Uniti.  René fece la spola fra il Canada e gli USA per molti mesi. I risultati che ella ottenne spinsero il Dott. Wolfer ad offrirle uno spazio di ricerca permanente nei suoi laboratori.  Ancora una volta René rinunciò ad una vantaggiosa offerta che l'avrebbe però costretta ad abbandonare i suoi malati in Canada.  Di quel periodo abbiamo la testimonianza del Dott. Benjamin Leslie Guyatt responsabile del dipartimento di anatomia dell'Università di Toronto che aveva ripetutamente visitato la clinica:

"Ho potuto constatare che nella maggior parte dei casi le deformazioni scomparivano, i pazienti denunciavano una forte diminuzione dei dolori. In casi serissimi di cancro ho visto interrompersi le emorragie più gravi. Ulcere aperte alle labbra ed al seno rispondevano alle cure. Ho visto scomparire cancri alla vescica, al retto, al collo dell'utero allo stomaco. Posso testimoniare che la bevanda riporta la salute nel malato, distruggendo il tumore e restituendo la voglia di vivere e le funzioni normali degli organi."

La dottoressa Emma Carlson era arrivata dalla California per visitare la clinica, questa la sua testimonianza:

 "Ero venuta, abbastanza scettica, ed ero risoluta a rimanere solo 24 ore. Sono rimasta 24 giorni ed ho potuto assistere a miglioramenti incredibili su malati terminali senza più speranza e malati diagnosticati terminali, guarire. Ho esaminato i risultati ottenuti su 400 pazienti."  

Nel 1938 un'altra petizione a favore di René raccolse 55.000 firme. Un politico canadese fece la sua campagna elettorale promettendo che avrebbe permesso che la signora Caisse potesse esercitare la professione medica senza laurea e: 

"Praticare la medicina e curare il cancro in tutte le sue forme e le relative indisposizioni e difficoltà che questa malattia comporta."

La risposta della classe medica fu immediata, il nuovo ministro della sanità, il Dott. Kirby, istituì la "Royal cancer Commission" il cui scopo era quello di appurare la efficacia di discusse, non ufficiali terapie per il cancro.  Una delle condizioni inderogabili perchè una medicina potesse essere legalizzata come cura per il cancro era che la sua formula venisse consegnata a priori nelle mani della commissione. La pena per la mancata consegna era, la prima volta, una multa e l'arresto in caso di recidiva.  René Cassie non aveva mai voluto svelare la formula e la commissione oltretutto non aveva  l’obbligo di riservatezza riguardo alle formule presentate.  Le due proposte di legge, quella a favore di René e quella che instituiva la commissione per il cancro, furono discusse lo stesso giorno al parlamento Canadese.  La legge Kirby fu approvata e quella pro-René respinta per soli tre voti.

La clinica di René era in pericolo, i medici cominciarono a rifiutarsi di consegnare ai propri pazienti i certificati attestanti che erano affetti da cancro. Una valanga di lettere di protesta raggiunsero il ministero della sanità, gli ex malati curati da René e quelli che volevano farsi curare si ribellarono.
Il ministro ritenette saggio che la clinica continuasse ad esistere fino al momento in cui la signora Caisse si sarebbe presentata di fronte alla commissione per il cancro.

Nel marzo 1939 iniziarono le udienze della commissione per il cancro istituita dalla legge Kirby.
René fu costretta ad affittare la sala da ballo di un Hotel di Toronto per accogliere i 387 ex pazienti che avevano accettato di testimoniare in suo favore.  Tutte queste persone si dichiaravano convinti che René li aveva guariti o che la bevanda aveva arrestato il cammino devastante del cancro.
Tutti erano stati definiti "senza speranza" dai loro medici prima di sottoporsi alle cure dell'ospedale di Bracebridge.  Incredibilmente e senza spiegazione alcuna, solo 49 dei 387 ex malati furono ammessi a testimoniare. Anche medici illustri testimoniarono a favore di René.  Molti casi furono stralciati perchè le diagnosi furono giudicate sbagliate e vi furono anche dottori che firmarono dichiarazioni in cui riconoscevano l'errore. Alla fine il rapporto della commissione fu che:

A)   Nei casi diagnosticati con biopsia si contavano una guarigione e due miglioramenti

B)   Nei casi diagnosticati con raggi x, una guarigione e due miglioramenti

C)   Nei casi diagnosticati clinicamente, due guarigioni e quattro miglioramenti

D)   Su dieci diagnosi "incerte", tre erano sicuramente sbagliate e quattro non definitive.

E)   Undici diagnosi erano definite "corrette", ma la guarigione era stata attribuita a una precedente  radioterapia. 

A)   La conclusione era che la bevanda non era una cura per il cancro e che se la signora Cassie non avesse svelato la formula, la legge Kirby sarebbe stata applicata e la clinica chiusa. René, sfidando la legge, tenne aperta la clinica ancora per tre anni in una situazione di semi-clandestinità.

Nel 1942, la clinica venne chiusa e René sull'orlo di una crisi di nervi. Si trasferì a North Bay, e là rimase fino al 1948 anno in cui suo marito morì.  Si presume che continuasse ad aiutare qualche malato che riusciva a raggiungerla, ma non nella misura che la clinica le aveva permesso.

René Caisse riappare in scena

Nel 1959 la grande rivista americana "True" pubblicò un articolo su René Caisse e il suo rimedio per il cancro. L'articolo era frutto di mesi e mesi di indagini, interviste e raccolta di materiali.
L'articolo fu letto da un eminente medico americano il Dott.Charles Brush, titolare del Brush Medical Center di Cambridge.  Il Dott. Brush, dopo averla incontrata le propose di andare a lavorare presso il suo istituto. Quello che le chiedeva era di applicare la medicina su malati di cancro e testare la formula in laboratorio per eventuali modifiche e migliorie.  Non le si chiedeva di svelare la formula ma di usarla su persone malate di cancro. Per René era il massimo dei suoi desideri, accettò.
René, allora, aveva settant'anni.  Prima di continuare il racconto cerchiamo di capire chi era il Dott.Brush.  Il Dott. Brush era ed è tuttora uno dei medici più rispettati degli Stati Uniti.  È stato il medico personale del presidente J.F. Kennedy e suo amico fidato. Il suo interesse per la medicina naturale ed i rimedi delle scuole di medicina asiatiche risale a molti anni prima il suo incontro con René.
ll Brush Medical Center è uno degli ospedali più grandi degli USA ed è stato il primo ad usare l'agopuntura come metodo di cura, il primo a dare importanza al fattore alimentare nella cura del paziente ed il primo istituto medico americano a istituire un programma di assistenza gratuita per malati indigenti.

René cominciò a lavorare nella clinica del dottor Brush nel Maggio del 1959. Dopo tre mesi il Dott. Brush ed il suo assistente Dott. Mc Clure redassero il primo rapporto:

“Tutti i pazienti sottoposti alla cura accusano una riduzione dei dolori e della massa cancerosa con un evidente incremento del peso e delle condizioni cliniche generali. Non possiamo ancora dire che sia una cura per il cancro ma possiamo tranquillamente affermare che è salutare e assolutamente atossica"
Il Dott. Mc Clure, collaboratore del dott. Brush, inviò dei questionari agli ex pazienti di René per verificare la durata di vita dopo la guarigione, le risposte che ricevette confermavano le parole di René: "La bevanda dei Nativi cura il cancro". Ecco un breve elenco: 

Norma  Thompson      curata 20 anni prima  nessuna ricaduta
Clara Thornbury         curata 22 anni prima  nessuna ricaduta
DH Laundry               curato 12 anni prima  nessuna ricaduta
Nellie Mc Vittie           curata 23 anni prima  nessuna ricaduta
Wilson Hammer         curato 31 anni prima  nessuna ricaduta
John McNee              curato 30 anni prima  nessuna ricaduta
Jack Finley                curato 20 anni prima  nessuna ricaduta
Lizzie Ward               curata 14 anni prima  nessuna ricaduta
JH Stewart                curato 16 anni prima  nessuna ricaduta
Elisa Veitch               curata 18 anni prima  nessuna ricaduta
Fred Walker              curato 20 anni prima  nessuna ricaduta

Accadde però che nuove difficoltà impedissero a René di continuare a lavorare col Dott.Brush. 
I laboratori che fornivano le cavie per gli esperimenti interruppero la fornitura e il dott. Brush fu invitato dall' "American Medical Association" a non usare metodi che uscissero dai binari dell'ortodossia.
René tornò così a Bracebridge per evitare altre battaglie legali.  Il Dott Brush continuò i suoi esperimenti su uomini ed animali e nel 1984 dette la massima fiducia alla bevanda. Ammalatosi di cancro all'intestino, si curò solo con essa e guarì.  René rimase a Bracebridge dal 1962 al 1978 continuando a rifornire il Dott Brush con la medicina di erbe, lui la teneva informata dei progressi delle sue ricerche e dell' efficacia che riscontrava su altre malattie degenerative. René, alla veneranda età di 89 anni tornò alla ribalta.  

Nel 1977 il periodico" Homemakers" pubblicò la storia della bevanda e di René.  L'articolo ebbe l'effetto di una bomba atomica sull'opinione pubblica canadese.  Presto la sua casa fu assalita dalle persone che chiedevano la bevanda ed essa fu costretta a richiedere l'aiuto della polizia per poter uscire di casa.  Fra i molti che lessero l'articolo vi era anche David Fingard, un chimico in pensione titolare di una azienda farmaceutica, la "Resperin".  Decise che lui si sarebbe impossessato della formula.  Non si scoraggiò ai primi rifiuti e finalmente trovò la chiave per aprire il forziere nel cuore di René. Promise che avrebbe aperto cinque cliniche in Canada, aperte a tutti, poveri compresi, e che per queste aveva già trovato i finanziamenti da una grande azienda mineraria canadese.

Il 26 Ottobre 1977 René consegnò la formula della bevanda nelle mani del signor Fingard.
Il Dott. Brush era presente solo nella veste di testimone. Il contratto prevedeva, in caso di commercializzazione, un ricavo del 2% a favore di René.

Nei giorni seguenti la Resperin chiese ed ottenne dal ministero per la salute ed il benessere, pressato dall'opinione pubblica, il permesso di testare la bevanda in un programma pilota su malati terminali di cancro. Due ospedali e molte decine di medici avrebbero partecipato al programma di sperimentazione clinica, usando la bevanda fornita dalla Resperin che si impegnava a seguire tutte le norme sanitarie vigenti. L'opinione pubblica Canadese era entusiasta.   René percepiva pochi dollari con i quali doveva anche fornire le erbe alla Resperin.  Presto i due ospedali dissero che desideravano cambiare gli accordi e che avrebbero abbinato alla bevanda le terapie tradizionali (chemio e radio-terapia).  Fu deciso di continuare il programma solo con i medici di base.  Nel frattempo René Caisse moriva.
Ai suoi funerali erano presenti centinaia di persone provenienti da ogni dove. Il governo Canadese interruppe gli esperimenti della Resperin giudicandoli inutili perchè mal eseguiti.  La Resperin infatti non era quella grande azienda che il suo titolare aveva fatto credere a René. l dott. Brush, insospettito dalla mancanza di informazioni, aveva svolto delle indagini sull'azienda. Quello che ne risultò era che la Resperin era formata da due settantenni  di cui uno era Fingard e l'altro un ex ministro di un precedente governo, il dott Mattew Dyamond. Dyamond con l'aiuto della moglie preparava l'infuso nella cucina di casa. Le forniture ai medici di base erano spesso in ritardo o insufficienti o malfatte. Inoltre la totale mancanza di coordinazione del programma aveva reso impossibile un accurato controllo sui medici coinvolti. In una circolare interna, il ministero giudicava così gli esperimenti clinici con la bevanda:

"Non sono valutabili i dati clinici raccolti"

Nei documenti ufficiali la bevanda fu dichiarata però:

"Non efficace nella cura del Cancro " 

Fu anche riconosciuta la sua assoluta atossicità. Sotto la pressione delle proteste da parte dei malati, fu immessa in un programma di distribuzione di medicine speciali, a malati terminali, per motivi compassionevoli.
(Nello stesso programma era anche l'AZT farmaco per l’AIDS, che fu poi legalizzato nel 1989).
I malati avrebbero potuto d'ora innanzi ottenere la bevanda dietro presentazione di una serie di domande ufficiali di non facile compilazione.  La bevanda, col nome ufficiale con cui era conosciuta in Canada non avrebbe mai potuto essere venduta come medicina. Il Dott. Brush continuò nel suo ospedale ad usare la bevanda che nel 1984 lo guarì dal cancro all' intestino.  La vicenda di Essiac ha avuto da allora vicende alterne fino ad arrivare ai nostri giorni. Alcune persone dopo la sua morte hanno dichiarato di possedere la ricetta originale che René mai aveva voluto svelare ufficialmente.

Una di queste era l'infermiera Mary Mc Pherson che aveva lavorato accanto a René per 20 anni. Dichiarò che René le aveva detto che alla sua morte avrebbe dovuto guardare in una tasca del suo camice appeso nella sua casa di Hiram street. Il fatto che avesse lavorato con René per così tanto tempo la rese degna di fiducia agli occhi del dott. Glum un medico che da anni aveva sentito parlare di Essiac e che aveva deciso di rendere pubblico lo scandalo del suo insabbiamento. Il Dott. Glum acquistò la formula dalla signora Mc Pherson ed invece di creare una compagnia produttrice, scrisse un libro e pubblicò la ricetta, le dosi e il metodo di preparazione.

Nel libro, che si chiama "The call of an Angel" (la chiamata di un Angelo) il dott.Glum racconta la storia di René' e il suo sforzo per rendere accessibile a tutti la bevanda.  Descrive le sue esperienze di terapeuta usando "Essiac" con malati di cancro e di AIDS .  Nel libro c'è anche una intervista al Dott. Brush. Gilbert Blondin fu l’altra persona a ricevere la formula dalle mani di René.
Gilbert aveva avuto la moglie guarita da un cancro grazie a René e per dimostrarle la sua riconoscenza le aveva lasciato 50 dollari, senza farsene accorgere. René, scopertolo, aveva rifiutato il denaro ma aveva accettato l’offerta del giovane di ripararle il tetto di casa per potersi sdebitare. Alla fine dei lavori l’infermiera aveva preso in simpatia Gilbert e gli aveva passato la formula in modo che lui potesse preparare la tisana a casa senza doversi scomodare nel lungo viaggio fino a lei.
Alla morte di René, Gilbert fondò una ditta e commercializzò un prodotto che si chiamava “Easy ac” che in inglese suona “Essiac”. Per questo si servì della collaborazione del dottor Pierre Gaulin. Gilbert Blondin e Pierre Gaulin furono i primi a rendere pubblica la formula di preparazione di Essiac. Furono anche i primi a subire un processo per aver pubblicizzato Essiac come un prodotto anticancro, ma furono assolti. 

Negli anni 90 la formula tornò alla luce, nacquero diversi prodotti e primo fra tutti l’Essiac della Ditta Resperin, quella che aveva acquistato la formula per pochi centesimi promettendo ospedali e aiuto ai bisognosi tutti i prodotti, che hanno diversi nomi ma che sono tutti nati dalla stessa formula  vantano  di essere quello originale, usato da René ed in qualche modo ne sarebbero venuti in possesso in modo esclusivo, magari migliorandone poi la formula. La realtà è che tutti usano la stessa quantità e proporzione.

Malattie e disordini in cui la tisana ha dimostrato di essere efficace:

- Ipoglicemia
- Sclerosi Multipla
- Morbo di Parkinson
- Artrite
- Sindrome da Affaticamento Cronico
- Ulcera
- Problemi alla Tiroide
- Fibromatosi
- Emorroidi
- Problemi Urinari e alla Prostata
- Problemi di Circolazione
- Diabete (ristabilisce le normali funzioni del Pancreas)
- Tumore
- Insonnia
- Psoriasi
- Impotenza Sessuale
- Morbo di Alzheimer
- Asma e Allergie

Inoltre:

- È un Sedativo naturale, quindi agisce sul Sistema Nervoso, calmando la persona.
- Attenua i dolori o addirittura li elimina anche nei casi più gravi.
- Aiuta ad arrestare le Emorragie, agendo come Ricostituente del Sangue
- Aiuta a prevenire e corregge la Costipazione
- Aiuta a ritrovare il Senso del Gusto
- Aiuta la Digestione
- È efficace per l’Insonnia
- Rinforza il Sistema Immunitario
- È un ottimo Tonico Profilattico
- Aiuta a guarire dalle Ustioni provocate dalla Radioterapia
- Lenisce e previene gli effetti da avvelenamento, causato da metalli pesanti
- Protegge il Cervello dalle tossine
- Dà un senso di Benessere diffuso in tutto l’Organismo
- Aiuta a ridurre le Masse Nodulari

COME SI PREPARA E SI ASSUME CAISSE FORMULA
È semplicissimo. Si riempie un tappo/misurino del flacone di erbe, si versa in una tazza capiente, si aggiunge acqua minerale appena bollita, si copre e si aspetta 15 minuti, dopodiché si beve senza filtrare, lasciando le erbe depositate sul fondo. Caisse Formula in erbe microtriturate è in confezione da g 120 e deve essere assunta necessariamente lontano dai pasti, meglio al mattino appena svegli, assumendo la colazione almeno un'ora dopo e/o alla sera, un ora prima del pasto.

CAISSE FORMULA IN CAPSULE
È la risposta, a tutte le difficoltà che incontrano, alcuni consumatori che si trovano in posti, dove non sempre è reperibile dell'acqua bollente o che non trovano il tempo di aspettare 15 minuti. Inoltre capita spesso che alcuni pazienti, già provati dalla nausea e dal vomito indotti dai farmaci oncologici chemioterapici, abbiano difficoltà ad ingerire la tisana calda che provoca loro, sensazioni spiacevoli.
Le capsule permetteranno al paziente di continuare la terapia e potranno sostituire una o più dosi di tisana giornaliere. Le capsule devono essere assunte insieme a un bicchiere di acqua tiepida, saranno così facilmente dissolte nell'intestino tenue, dove cominceranno la loro azione depurativa.
L'efficacia delle capsule rispetto alla tisana può essere quantificata intorno al 90%-95%, si consiglia però nei disturbi più gravi, un uso costante e prevalente della tisana, sostituendo, se necessario, non più di una dose al giorno con le capsule.
Un tappo/misurino del flacone di tisana corrisponde a quattro capsule. Per le persone alle quali, sono indicate due dosi di tisana al giorno, si possono anche assumere le capsule, sicuri di ottenere un risultato del tutto simile.

Per una azione preventiva e depurativa si suggerisce: un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per 30 giorni. Da ripetere ogni cambio di stagione (Primavera, Estate, Autunno e Inverno). Inoltre per integrare i minerali dispersi per l'effetto diuretico della tisana, si suggerisce un cucchiaino di Magnesio Supremo, sciolto in acqua calda, e una compressa di Potassio Gluconato, dopo pranzo.

Per una cura efficace si suggerisce: un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino a digiuno e consumare la colazione dopo un ora, per una settimana - dalla seconda settimana e per tre mesi un tappo/misurino di erbe o quattro capsule al mattino (colazione dopo un ora) e un tappo/misurino di erbe o quattro capsule la sera, un ora prima di cenare, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi, sospendere per ventuno giorni e riprendere per altri tre mesi.

Puoi avvalerti inoltre, della consulenza di un Naturopata (Medicina Olistica), telefonando e/o di una visita, previo appuntamento a Domenico Antonio Veneziano De Vita, per valutare: il Tuo stato di salute, eventuali sintomi/disturbi, dovuti alla eliminazione delle tossine, da parte dell’organismo, scegliere una corretta e bilanciata alimentazione, poter controllare i miglioramenti, durante tutta la durata della terapia con la tisana e oltre.

Rammenta che la scorretta alimentazione, è una delle maggiori cause delle malattie. 

“I vostri cibi saranno i vostri rimedi e i vostri rimedi saranno i vostri cibi.” Ippocrate, il padre della medicina

Tutte le metodologie, le tecniche, i rimedi suggeriti e quant'altro proposto in questa pagina, sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico, a cui bisogna rivolgersi per i disturbi relativi alla salute. Pertanto il responsabile di questo sito, declina ogni responsabilità per eventuali danni o problemi, causati dall'utilizzo delle informazioni proposte, da una formulazione di diagnosi o autodiagnosi i cui risultati sono risultati nocivi. 
Precisiamo inoltre, che la Scienza Medica, non considera Caisse Formula come un rimedio specifico per il tumore, il cancro, o altre malattie.

È sempre consigliabile iniziare con dosi ridotte per i primi sette giorni, per poi crescere gradualmente; permettendo così all’organismo di iniziare lentamente la depurazione.

Caisse Formula è assolutamente innocuo, preparata con erbe organiche cresciute in Natura incontaminata (Canada - Ontario). Se ne sconsiglia l'uso in caso di gravidanza. 

BIBLIOGRAFIA

Ludovico Guarneri ha scritto i seguenti libri:

' LA FORMULA DI RENE CAISSE ' Con la testimonianza della sua esperienza. 
' LA COSA PIU' STUPEFACENTE AL MONDO' Avventure di un malato esperto. 
' VIAGGIO NONOSTANTE TUTTO' Il malato siede sul gradino più basso della scala gerarchica del mondo della medicina.

Ludovico Guarneri nasce a Firenze nel 1951. All’età di sei mesi comincia la sua carriera di viaggiatore, la sua famiglia si trasferisce sulla costa livornese. 
A vent’anni diventa disk jockey e animatore di una delle prime discoteche della costa toscana. Comincia a viaggiare in oriente nel 1974 e con pochi dollari in tasca visiterà Thailandia, Malesia e Indonesia in un lungo fantastico viaggio che segnerà la sua vita futura. Al ritorno si stabilisce in una comune rurale di artigiani e agricoltori. Diventa un artigiano poliedrico finendo per dipingere stoffe con varie tecniche.
Le stoffe diventano vestiti e per dieci anni dirige una azienda di abbigliamento dipinto a mano che poi restringerà ad un piccolo negozio sul mare della costa livornese. In un bellissimo giorno del 1992 Margherita entra per caso nel negozio e nel cuore di Ludovico. Non ne uscirà mai più. Viaggia da solo e con Margherita per molte volte in India.
Nel 1995 si ammala di cancro e comincia la sua carriera di malato esperto e di scrittore per forza.
Nel 1997 conosce Tiziano Terzani con cui intreccerà la vita, la malattia, la cura e l’amore per l’India. Nel 2002 finisce il suo calvario di malato di cancro con una totale guarigione. 
E’ un uomo felice che lavora aiutando i malati di cancro a trovare una strada per affrontare la malattia con quella leggerezza necessaria alla guarigione. "Non dobbiamo dimenticare - dice Guarneri - che la cosa più stupefacente al mondo è che tutti noi, prima o poi, dovremo morire. Tanto vale vivere con pienezza e coscienza e, come dice Tiziano, ridere il più possibile."

LA FORMULA DI RENÉ CAISSE
Il dott. Brusch, medico personale di J. F. Kennedy, usò questa miscela di erbe dei Nativi d'America, utilizzata all'inizio dalla infermiera canadese Renè Caisse, per 30 anni nella sua clinica e dichiarò pubblicamente: «I risultati ottenuti su pazienti di etnie, età e sessi diverse, affetti da tutti i tipi di cancro dimostrano senza dubbio che la formula è una terapia contro il cancro. Inoltre studi effettuati in laboratorio negli Usa ed in Canada rafforzano questa certezza». L'autore, ammalatosi di cancro nel 1995, ha potuto personalmente apprezzare le qualità della tisana e da allora ha passato parola a centinaia di malati raccogliendone poi le testimonianze positive.

LA COSA PIU STUPEFACENTE AL MONDO
Cosa vuol dire "guarito"? Uscire da una malattia con prognosi negativa e vivere ancora dieci, venti o trent'anni? Oppure guarito significa semplicemente tornare alla condizione di benessere precedente alla malattia? Quando si è gravemente malati l'unico desiderio è tornare sani, anche solo per poche ore. Guarire è una scuola, un atteggiamento mentale, una sfida con se stessi. La ricerca incessante di Guarneri del rimedio e del medico giusto, col suo carico di speranze e delusioni, diventa di per se stessa "medicina" e diventa guarigione nel momento in cui il malato capisce la verità nascosta dietro al proprio malessere: la mancanza di coscienza.

Così Tiziano Terzani introduce il libro dell'amico: "Guarneri con le sue parole, con le sue storie vissute e quelle raccolte, semina speranza, parla al paziente come nessun medico è capace perché lui, al contrario del medico che ha fatto la conoscenza del male sui libri, lui l'ha fatta su se stesso". 

VIAGGIO NONOSTANTE TUTTO
IL MALATO siede sul gradino più basso della scala gerarchica del mondo della medicina. È lui il protagonista, è a lui che si rivolgono tutti gli attori del processo di guarigione: La Sanità Pubblica, le case farmaceutiche, i medici, gli scienziati, i ricercatori e le associazioni dei malati. Purtroppo sono tutti così impegnati a curarlo che si scordano di lui, del suo essere umano. Il malato diventa quindi una merce su cui lucrare. Guarneri, seduto così in basso, osserva, studia e ci informa sulle malefatte e le bugie che piovono dai gradini più alti della piramide. La piramide che produce guarigione, ma anche tanti soldi e tanto dolore. Durante il lungo decorso della sua malattia, Guarneri sognava di viaggiare, e una volta guarito ecco il racconto. Viaggia nonostante tutto al Sud del Pianeta e ci narra le sue storie e quelle raccolte da altri. Si reca in India per l’ennesima e ultima volta. Si imbatte però in una statua alta 20 metri con cui aveva fissato un appuntamento 11 anni prima e si rende conto che l’India è dentro di lui e che ne è troppo innamorato per abbandonarla.

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