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Calli, un messaggio di disagio

Come disse Giuseppe Calligaris: 'Un'emozione non vissuta perché troppo dolorosa si cristallizza nel corpo e crea un blocco che inizialmente si manifesta con un disturbo'

quindi anche la "banale" callosità è un messaggio di disagio che il nostro corpo ci sta offrendo per cui non si forma mai a caso!

Un detto comune: 'le scarpe strette creano i calli ai piedi' non c'è niente di più sbagliato!
Se così fosse, che spiegazione si può dare al fatto che molte volte i calli compaiono solo su un piede, oppure su punti diversi di entrambe i piedi, o ancora, come mai persone che indossano scarpe comode per la maggior parte del tempo, es. pantofole, scarpe sportive ecc, presentano comunque delle callosità?
A volte le scarpe strette possono accelerare questo processo ma non ne sono la causa.
Anche i frati hanno i calli nonostante trascorrano gran parte della vita indossando sandali?!

Il piede oltre ad essere una delle parti del corpo più innervate, è fondamentale per ciascuno di noi perché permette al nostro corpo di appoggiarsi sulla Madre Terra ed essere in contatto con le sue energie.
Secondo la legge universale il cui le parti sono in rapporto con il Tutto, possiamo dire che il piede è il microcosmo e il corpo il diretto macrocosmo. In pratica il piede riflette il nostro corpo, questo spiega il successo della Terapia Metamorfica e della Riflessologia Plantare, in cui la prima si occupa delle fasi dello sviluppo prenatale del feto nei punti riflessi del piede corrispondenti alla colonna vertebrale e la seconda legge nel piede la corrispondenza di tutti gli organi a livello multidimensionale.

Il callo vero e proprio è in contatto con le terminazioni nervose e genera dolore mentre le callosità sono ispessimenti cutanei e non sono dolenti.
La callosità che si riscontra nella parte mediale dell'alluce, quella zona che in genere viene sollecitata dalla scarpa, indica che esistono nei conflitti con l'autorità.
• Se è a sinistra, significa molto probabilmente che non è stato tagliato il cordone ombelicale nei confronti del padre che in qualità di capo-famiglia, rappresenta l'autorità. Potrebbe essere stato un padre troppo autoritario e quindi repressivo o al contrario troppo debole al punto di essere succube della madre; in entrambe i casi tali vissuti potrebbero aver creato delle limitazione nello sviluppo della personalità.
• Se la manifestazione è sull'alluce destro significa che il disagio non risale all'infanzia ma all'età adulta e si è in conflitto con tutte quelle situazioni che in qualche modo tendono a dare degli ordini o che rendono la persona dipendente e subordinata (es. capoufficio, preside, direttore, padrone ecc.). Se tale callosità è inferiore a quella di sinistra significa che è in atto un miglioramento graduale; ma se al contrario è maggiore sull'alluce destro indica che i problemi del vissuto presente non sono in via di risoluzione e addirittura si stanno accentuando.

• In corrispondenza al punto di unione tra la 2° falange del primo dito e il metatarso si identifica il punto riflesso della tiroide. Questa ghiandola posta sul collo vicino alla trachea ha il controllo del 5° Chakra, sede del suono e della vibrazione e dove risiede la nostra capacità di esprimere oltre che di comunicare e ascoltare. Non a caso un ispessimento molto frequente in questa zona indica in genere un conflitto con la propria parte creativa nel senso più esteso del termine. Potrebbe manifestarsi in una persona che ha difficoltà a trovare la propria strada nella vita, o per un artista un periodo conflittuale in cui non riesce a esprimere ciò che prova, o ancora una costrizione a dover svolgere attività che non appagano le reali necessità della persona. Non a caso coloro che "cronicamente" hanno difficoltà in tal senso presentano squilibri anche a livello tiroideo.

• Nella zona della pianta del piede appena sotto le dita e precisamente in corrispondenza al punto di unione tra la 2° falange del 2° e 3° dito e il relativi metatarsi si trova il punto riflesso del polmone, che, se presente una callosità chiamata a "100 lire" oltre ad indicare squilibri legati all'attività dell'organo (es. polmoniti, bronchiti, asma o debolezza polmonare in genere) suggerisce difficoltà di espressione e di comunicazione con l'esterno, per esempio nell'esprimere le proprie necessità o le proprie emozioni.

Le dita dei piedi rappresentano un universo a se. Fisiologicamente le dita del piede sono composte da 3 falangi per ogni dito ad eccezione dell'alluce che ne ha due. Simbolicamente le tre falangi ci riportano al concetto di uomo situato tra cielo e terra.
• La 1° falange, quella verso il tallone, rappresenta il collegamento con la terra e nel corpo rappresenta la zona dall'ombelico in giù e quindi assolve alle funzioni più fisiche e anche più materiali, per esempio la procreazione, l'evacuazione, la sessualità.
• La 2° falange invece proprio perché sta nel mezzo tra cielo e terra indica l'uomo ed è una sorte di mediazione tra una realtà e l'altra e nel corpo è situata tra l'ombelico e il diaframma ed è in diretta relazione con la metabolizzazione nel senso più ampio del termine.
• La 3° falange, detta anche falangetta, proprio per la zona in cui si colloca rappresenta il collegamento con il cielo, è collegata nel corpo alla zona dal diaframma in su e per questo assolve agli aspetti più sottili come l'idealità, il pensiero, ma anche quegli aspetti fisici che non controlliamo come il respiro e il battito cardiaco.

Un dito ad uncino che presenta un callo fra la 2° e la 3° falange molto probabilmente suggerisce un conflitto tra uomo e cielo, per esempio un eccessivo controllo delle emozioni o un idealismo troppo pronunciato.
• Un callo sul 2° dito esprime in genere una difficoltà di realizzazione di se stessi,
• Sul 3° dito un conflitto i propri valori, sul 4° indica difficoltà in eccesso o in difetto nell'ambito dell'affettività ed infine
• Sul 5° dito, sempre molto dolente, che molte volte si presenta addirittura gonfio e congestionato suggerisce difficoltà di espressione istintiva/sessuale (la sessualità essendo un'energia libera è considerata una parte creativa molto importante per l'individuo, che non è direttamente collegata all'atto sessuale vero e proprio). Si tende quindi a trattenere e a non lasciarsi andare al flusso naturale degli eventi.

L'eliminazione delle callosità, certamente poco estetiche ma a volte funzionali, non saranno mai definitive perché il corpo continuerà a manifestare lo squilibrio finché non sarà ascoltato!

viadellasalute.it

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