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PranaYama - l'Energia del Respiro



RESPIRARE Il primo atto che compiamo, appena ci affacciamo in questa Vita, su questa terra, ininterrottamente giorno e notte la Vita ci respira…
Un’apposita ghiandola (l’ipofisi) si occupa di mantenere questo flusso, altrimenti, inconsapevoli come siamo, ci dimenticheremmo di farlo, interrompendo così, la Vita stessa.
L’aria, una miscela di gas, che grazie polmoni, entra ed esce, nutre attraverso la circolazione del sangue, tutto l’organismo, le cellule sono nutrite e ristorate e si riproducono grazie all’apporto di energia (il Prana).
In oriente molto tempo fa, i saggi hanno studiato e sviluppato il Pranayama il nome è formato da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione).
Il suo significato è quindi, controllo del respiro. Una tecnica meditativa di respiro controllato che, alternando l’entrata e l’uscita dell’aria dalle narici (sinistra=lunare, fresca – destra=solare, calda), ripristina e mantiene l’equilibrio.
Si pratica al mattino e alla sera, possibilmente seduti, si inizia portando l’attenzione al respiro… per qualche minuto, si chiude successivamente, con un dito la narice destra si inspira con la narice sinistra, si chiude in seguito anche la narice sinistra, si ascolta l’aria che riempie e in seguito aprendo la narice destra si espira, si inspira nuovamente con la narice destra, si chiude di seguito anche la narice destra, e poi si espira riaprendo la narice sinistra, questo equivale ad un ciclo; si ripete dall’inizio e si conta un secondo ciclo, fino ad arrivare, per le prime volte, a sei cicli completi, per evitare gli effetti dell’iperossigenazione. In seguito, nei giorni successivi, è possibile aumentare i cicli fino ad arrivare a un massimo di dodici; per noi occidentali sono sufficienti.
É una tecnica, che si rivela molto utile quando, siamo disturbati, dalle centinaia di pensieri, quasi sempre negativi, che affollano la nostra mente; concentrando l’attenzione sul respiro e le fasi della tecnica, la mente si placa, inoltre, entrando più ossigeno, tutto l’organismo ne beneficia, restituendoci una sensazione di presenza e di serenità… Un’altro utilizzo del Pranayama, è d’aiuto in presenza di emicrania e di mal di testa in genere; portando l’attenzione sulle narici, possiamo constatare che la narice sinistra è parzialmente, se non completamente chiusa, e stiamo inalando ed esalando solamente con la narice destra, che rappresenta l’energia solare, calda ed è, proprio questa, a creare tensione e dolore. In questo caso non è necessario sederci, possiamo anche farlo in piedi; chiudendo la narice destra e sforzando inizialmente (perché ostruita), di inspirare ed espirare solo con la narice sinistra, s’immette energia lunare, fresca e dopo due tre minuti di questo esercizio, possiamo notare che, il mal di testa, l’emicrania sono spariti a beneficio di tutto l’organismo. Come diceva quel tale: ‘Provare per credere’.
Ma non finisce qui, la forza di questa meravigliosa tecnica del respiro, il Pranayama… Talvolta, capita di sentirsi scarichi, giù di tono, freddi…
Nuovamente, l’attenzione, ci farà constatare che stiamo respirando, questa volta, solo con la narice sinistra perché la narice destra, è parzialmente chiusa; anche in questo caso non è necessario sederci, possiamo anche farlo in piedi: chiudendo la narice sinistra e sforzando inizialmente (perché ostruita), di inspirare ed espirare solo con la narice destra, s’immette energia solare, calda, e dopo due tre minuti di questo esercizio, possiamo constatare che, il nostro livello di energia è salito notevolmente e ci sentiamo, nuovamente caldi, attivi e pieni d’energia…’
Il Pranayama, funziona benissimo anche quando siamo raffreddati, anziché imbottirci di medicinali, che non fanno altro che bloccare il naturale decorso, possiamo fermarci… in questo caso è meglio mettersi seduti, portare l’attenzione al respiro, costatare, che ambedue le narici sono ostruite, e praticare l’esercizio come spiegato all’inizio, l’ossigeno sfiammerà lentamente le narici che, proseguendo nella tecnica, si libereranno lentamente, permettendo all’energia (solare e lunare) di aiutare il raffreddore a sfogarsi e ripristinare l’equilibrio.
Il solo portare l’attenzione al respiro, durante le normali attività quotidiane, ci permette di entrare nell’unico tempo in cui possiamo agire, il presente, lasciando andare come nel respiro, il passato che non c’è più, e il futuro che non è ancora arrivato. dal libro -
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Grazie, domenico antonio veneziano - ricercatore e naturopata - www.laviadelcuore.eu - www.store.laviadelcuore.eu Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 3281805682 -
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