C'era una volta, un bambino di nome Tao
In un paese lontano, un bambino di nome Tao.
Viveva solo, sulle rive del fiume, il Gran Fiume che dava da vivere a tanti esseri.
Tao era orfano: i suoi genitori erano annegati una notte, anni prima durante un tremendo temporale, che aveva spazzato la capanna con tutto quello che c’era dentro nel fiume.
Il piccolo si era salvato grazie al fatto che il lettino dove dormiva, essendo di legno e paglia, galleggiando si era allontanato.
Solo cosi’, sarebbe morto di freddo e di fame se..
Sotto le spoglie di un vecchio mendicante,la sua guida non lo avesse adagiato in un anfratto del fiume, vicino ad alcuni frutti che Tao, al suo risveglio consumo’ avidamente.
Il vecchio Maopi, questo era il suo nome, col tempo insegnò al bambino come vivere nella giungla:procurarsi da mangiare, costruire una canoa, un riparo per la notte, per la pioggia e come apprezzare ed ascoltare il Grande Padre Fiume.
Un giorno però il vecchio maestro, lasciò anchegli questa Terra: Tao era solo...
Con lui però, tanti amici che ogni giorno aumentavano, insieme alle avventure e le esperienze che forgiavano il nostro amico, ormai ragazzo.
A volte però non mancavano gli imprevisti:animali che vedevano in lui un prelibato boccone lo mettevano in difficolta’: pensate, non possedeva armi,( non ne aveva bisogno) la capacità appresa di comunicare con gli abitanti della jungla ,gli permetteva di convincere qualsiasi essere di cercare cibo altrove e di lasciarlo in pace.
Aveva anche un enorme coraggio, che trovava proprio nel suo cuore, lo stesso cuore che gli suggeriva come cavarsela in ogni situazione.
Gli anni passavano,e il piccolo creceva in armonia con la foresta e con il Grande Fiume
che ormai conosceva :“Come le sue tasche ?”direte Voi, no! perché non le aveva, meglio di chiunque altro.
Al mattino, il Sole, facendo capolino fra i rami, lo baciava dolcemente e il profumo dei fiori,che si aprivano al nuovo giorno, salutandolo con i loro colori, erano una dolce sveglia per il nostro amico,
i frutti degli alberi poi, gli garantivano sempre cibo in abbondanza, che Vita !..
Ma un giorno, durante uno dei suoi giri, si addentrò più del solito nella fitta giungla :ed ecco davanti ai suoi acchi, un enorme Tempio semisepolto dalla vegetazione, meraviglia nei suoi occhi ,meraviglia e stupore...
Non aveva mai visto nulla di simile prima, dapprima un po’impaurito poi, incuriosito e seguendo una specie di richiamo entrò in una bassa porta, ricavata nella pietra: all’interno il buio, rallentò il suo passo ma non il desiderio di scoprire quale segreto celava quella antica costruzione.
Percorsi una trentina di metri, un piccolo bagliore attirò la sua attenzione, ora avanzava più svelto, guidato dal chiarore che aumentava ad ogni passo...
Stupore! Il bagliore quasi accecante, proveniva da una roccia trasparente, sembrava adagiata no, conficcata su di una pietra fatta come un tronco reciso. Un limpidissimo cristallo, ma Tao non li aveva mai visti, così cominciò ad esaminarlo con circospezione...
Ad un tratto la sua attenzione fu attratta da un lieve, quasi impercettibile suono, come un mormorio che usciva da quel coso: voltandosi intorno, come per vedere se ci fosse qualcun altro, provò a toccare lo strano oggetto, che subito cambiò colore e vibrazione.
La luce che ne usciva ora, era più rosata e la nota , di una frequenza più alta, spaventato, il ragazzo indietreggiò di un paio di passi ma, affascinato da quello che stava succedendo si riavvicinò e, con sua grande sorpresa vide, fra i bagliori, sulle sfaccettature il viso di una donna che risvegliò in lui il ricordo di sua madre. “Mamma!” gridò Tao con le lacrime agli occhi.
Toccando nuovamente il cristallo, come per accarezzare l’amato viso, suscitò un nuovo cambio di tonalità e il viso di un uomo, appariva ora: conosceva quel viso, non lo aveva visto molte volte ma sapeva che era suo padre.
Le lacrime adesso, scendevano copiose sul suo viso:” Perché queste immagini, e, dove sono ora queste persone?” le domande gli saltellavano nella mente. Dove trovare una risposta?...
Ma ecco! il suo cuore, illuminato dalla luce divenuta di un rosa molto intenso, ed entrato in sintonia con il suono molto lento e basso, che emanava dal cristallo, cominciò a fornirgli le risposte...
“Ma, come è possibile?” la voce che sentiva dentro, la stessa che lo aveva guidato fin’ora, cominciò a rassicurarlo riguardo ai suoi genitori, che lo avevano seguito ed aiutato per tutti questi anni, continuò poi elencando i fatti successi durante la vita e del perché ogni cosa fosse successa.
Stupefatto, il ragazzo non capiva ancora cosa stesse succedendo, pensava di sognare ma la voce, che conosceva i suoi pensieri, gli confermò di essere ben sveglio e di stare attento perché stava per iniziare il suo vero apprendimento.
Dovete sapere, che il piccolo (ormai cresciuto) fanciullo era stato prescelto per essere un grande maestro ed era, giunto il momento tanto atteso: migliaia di informazioni ad una velocità incredibile, si riversavano dal cristallo, o meglio dall’intelligenza che lo animava, direttamente nella coscienza di Tao. Ad ogni istante egli si rendeva conto di tutte le leggi che governano l’Universo e, la piccola Terra dove era stato chiamato per portare, pace ed armonia.
In poche ore , il nostro piccolo grande amico, aveva conoscenza di ogni cosa, addirittura dei pensieri di ogni abitante della Terra. Fantastico! Vero?
Aveva bene in mente anche come aiutare l’Umanità, perche potesse finalmente fare pace, con se stessa per prima, e con tutti gli altri esseri poi: animali, piante e con il Pianeta stesso.
Nei giorni che seguirono, Tao, aiutato dai suoi compagni, si mise in contatto con tutti gli esseri sensibili e desiderosi di aiutarlo:”In contatto, come?” chiederete Voi. Provate, quando siete da soli, magari nel vostro lettino, ( c’é piu silenzio ) a chiudere gli occhi ed immaginare il suo volto: sentirete la sua voce che Vi parla e Vi guida...
Ascoltatela, ha tante cose da raccontarvi, io la sento da quando ero piccolo, ed è la stessa Voce che mi detta le fiabe che state leggendo.
Allora! Vogliamo aiutare Tao e tutti quelli che lo desiderano, a migliorare questo mondo? Sono sicuro che tutti insieme, c’é la possiamo fare...
Coraggio!