Zitélla
ORIGINE E STORIA DI PAROLE CURIOSE
Accanto a núbile, con una connotazione piú o meno scherzosa o spregiativa, noi usiamo anche la parola zitella, "donna matura non ancora sposata". Questo zitella non è che la forma diminutiva di zitta, variante di città, che vuol dire "ragazza", cosí come citto e cittino voglion dire "ragazzo", "ragazzino". Ecco perché si dice anche zittella, con la t raddoppiata. Dal significato di ragazza, ragazzetta, questo termine venne a indicare genericamente la donna non sposata, poi, specialmente nei dialetti meridionali, la fidanzata, e infine la sposina il giorno delle nozze. Nel Mezzogiorno la tradizione vuole che nel grande pranzo nuziale debbano mangiarsi certi grossi maccheroni detti appunto "maccheroni di zita", abbreviati spesso in ziti, e a volte, per la loro maggior grossezza, in zitoni.
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