Gli antenati e le leggi del sistema-famiglia
Attraverso i nostri genitori siamo collegati con i nostri antenati e possiamo attingere alle loro risorse, altrimenti violiamo le leggi del sistema al quale apparteniamo.
A parte i nostri consanguinei, chi altro ne fa parte?
- Ne fanno parte tutti coloro che sono nati in questo “sistema” (io, i miei fratelli e sorelle, compresi i feti abortiti, i bambini nati e deceduti, i bambini abbandonati, i bambini adottivi)
- tutti i parenti fino alla settima generazione nel passato (i nonni, i bisnonni) e nel futuro (figli, nipoti, pronipoti) con i loro collegamenti, loro partner, con le persone che contano nelle loro vite
- tutti i partner con i quali c’è stato un forte contatto emotivo o intimo (gli ex mariti e mogli, il primi amori)
- coloro che avevano aiutato la famiglia a sopravvivere, che avevano salvato le vite, avevano fatto del bene
- coloro che avevano fatto dei danni alla famiglia (omicidi, violentatori, ladri ecc)
- coloro che hanno avuto un destino particolare: i portatori di gravi malattie, i matti, gli invalidi, gli assassini, gli assassinati...
Risulta un numero grande di persone con le quali siamo direttamente o indirettamente collegati e che ci influenzano positivamente o negativamente.
Quali leggi agiscono all’interno di questo sistema?
1. LA LEGGE DI APPARTENENZA.
Colui che una volta è entrato nella Famiglia degli Antenati, ci rimane per sempre, non possiamo cancellarli, dimenticarli o rimuoverli. Si tratta anche dei feti abortiti, degli assassini ed altri elementi che vorremmo dimenticare (gli ex partner, e gli ex coniugi). Una volta ci sono stati, nella nostra vita, e ricordiamolo rispettandoli.
2. LA LEGGE DELLA SOSTITUZIONE. Quando noi dimentichiamo un membro del sistema e cancelliamo dal cuore la sua memoria, lui sarà sostituito dal membro minore della famiglia. Un esempio: un uomo aveva un fratello tossicodipendente, morto di overdose. Si è preferito di dimenticarlo, eliminando anche le sue foto; i bambini non sapevano nulla di lui. Uno dei figli di quest’uomo, una volta che diventato ragazzo, aveva preso la via della droga. Se il ragazzo sapesse del destino dello zio e della sua fine, avrebbe probabilmente scelto un’altra vita. La soluzione di questa situazione è fare posto al membro della famiglia dal destino difficile nel cuore di ognuno, accettare la sua scelta (in ogni modo, non cancellare la sua memoria).
3. LA LEGGE DELLE GERARCHIA. Coloro che sono entrati nel sistema prima, prevalgono su coloro che sono entrati dopo (i genitori prevalgono sui figli e i fratelli maggiori su quelli minori). Anche gli ex mariti e mogli prevalgono su coloro che sono venuti dopo (con questo, però, la nuova famiglia ha la priorità rispetto alla vecchia).
Rispetto nei loro confronti.
4. LA LEGGE DELL’AMORE. L’energia dell’Amore scorre dagli antenati ai posteri. Il nostro compito è onorare e rispettare i genitori ma non educarli, non trattarli da figli, non cercare di cambiarli.
5. LA LEGGE DELL’EQUILIBRIO FRA DARE E PRENDERE. Quando una persona dà solo, esegue tutte le richieste, ad un certo punto sarà esaurita e chiederà agli altri (ringraziamenti, azioni a suo favore) e sarà molto delusa di non riceverli, senza capire che è lei che ha creato questa situazione. Dando solo, senza prendere, una persona rende un altro il suo debitore. Colui che ha accumulato tanti debiti può decidere che è più facile andarsene che sdebitarsi. Così fanno i mariti i cui mogli cercavano sempre di ingraziarseli (il debito è diventato cosí grande che non basterà una vita per sdebitarsi)... Invece, se una persona prende solo, anche questi rapporti sono destinati a fallire, a causa degli attriti e dei rancori.
6. LA LEGGE DELLE EMOZIONI INESPRESSE. Qualsiasi emozione inespressa cercherà una via d’uscita finché non si creerà una situazione dove potrà rivelarsi. È importante non nascondere le emozioni, altrimenti diventeranno malattie o altri problemi e noi porteremo il loro peso senza capire di averlo creato.