Zacharael
Zacharael - Abbandono
“Grazie, padre, per essermi amalgamato al tuo Spirito.” - Ruby Nelson, The Door of Everything
Zacharael significa "ricordo di Dio." Quando vi abbandonate, vi ricordate di essere una particella del Signore. L'abbandono totale crea il contatto con l'Io Eterno, che è la vostra manifestazione personale di un aspetto divino importante. La maggiore illusione che l'uomo ha è credere di avere solo l'Io limitato: resta cioè intrappolato nella convinzione di essere il bagaglio emozionale e le immagini provenienti dalle esperienze passate. Siate pronti a abbandonare l'ego e la sua collezione di credenze negative, critiche e meschine che vi separano dagli altri e dall'amore di Dio.
All'inizio l'idea di abbandonarsi genera paura. Se non abbiamo alcuna esperienza in proposito, la assimiliamo a un senso di impotenza e di vulnerabilità. In mancanza di un'esperienza personale della presenza divina, o di risposte chiare alla preghiera, il concetto di abbandono pare pericoloso. Il potere della fede vi aiuta a fare il salto nell'ignoto: la vostra fede negli angeli, in un potere più grande di voi, nella verità ultima. Gesù o, comunque vogliate chiamarlo, vi dà il modo di creare il contatto.
Gradatamente, esperienza dopo esperienza, iniziate a sentire Dio, l'lo Eterno o gli angeli in modo personale. Ne riconoscete la presenza e le vostre preghiere trovano risposta. La fiducia aumenta mentre imparate a comunicare e percepire il loro potere. Talvolta vi ritrovate uniti con l'Io Eterno, il che realizza il vostro desiderio di essere una cosa sola. Potreste però avvertite anche un senso di unione con gli altri; in questi momenti la vostra anima gioisce poiché tale sensazione appaga la sete che nient'altro può soddisfare. In seguito, tuttavia, l'energia svanisce e le barriere divisorie si ricostituiscono; ancora una volta vi sentite soli, abbandonati e isolati.
Abbandonarsi significa scegliere di abbattere le barriere per sempre, di unirsi eternamente a Dio. Non lo cercherete più af- finché lenisca i vostri dolori: l'Onnipotente diverrà il vostro amato e tutto ciò che conta per voi. La vostra preghiera sarà: «Prendimi, Signore. Voglio che, nella mia vita, sia fatta la tua volontà. Vi sentirete incredibilmente sollevati nell'istante in cui abbandonate la lotta per rimanere isolati e vi rilassate fra le braccia dell'Io Eterno. La sofferenza prodotta dall'opposizione che avete creato al destino scompare e, al suo posto, proverete una gioia immensa. Rinunciate a volere che la vostra vita segua un determinato corso e consentite a Dio di guidarla: la grande sorpresa che avrete è che, in questo modo, sarà ben più entusiasmante di quella che avete immaginato. L'essenza dell'Io Eter- no è GRANDE e il vostro destino vi porterà a fare cose grandi! Se l'illusione dell'indegnità vi tiene bloccati, pregate di riuscire a vedere il modo con cui vi intrappola e vi lega; essa si insinua, insidiosa, tessendo una tela intricata che pare impossibile da rimuovere. In questi questi momenti, infatti, il vostro ego cerca di controllare l'energia. Invocate, allora, Zacharael affinché vi aiuti a liberarvene e ad accogliere la volontà divina.
L'abbandono implica camminare sul filo del rasoio. I sentimenti sono importanti e sono la vostra guida: l'amore non vuole che vi abbandoniate come un burattino, a cui si debba dire sempre che fare. Coloro che vi sminuiscono o che insistono accioc ché controlliate i sentimenti, non agiscono in base all'amore. I veri sentimenti sono il legame con la volontà di Dio; il sacrificio e la sofferenza sono il frutto dell'opposizione creata a tale volontà, non il tipo di abbandono che vi porterà alla verità. Il sacrificio implica negazione dei sentimenti: vi lascia in collera con voi stessi e con la persona che ve lo ha chiesto, inducendovi a provare senso di colpa. Se quest'ultimo vi fa credere che
è lecito attendersi un determinato comportamento, non riuscite probabilmente nemmeno a rendervi conto di essere infuriati. Il vero abbandono è positivo e vi dà la sensazione che dalle spalle vi sia stato tolto il peso del mondo intero. Non dovete mai abbandonare ciò che realmente vi appartiene e che vi riempie di vita e di gioia.
Valutate la vostra vita. Fate onore ai sentimenti o sacrificate la verità, sottoponendovi al controllo dell'io limitato e alle consuete modalità comportamentali? Siate disposti a liberarvi dall'attaccamento a qualsiasi cosa: famiglia, amici, figli, lavoro, casa, oggetti, attività. Tutto ciò che è sulla Terra è temporaneo: l'attaccamento ad esso vi blocca. Ciò non significa rinunciare a tutto, lasciare la famiglia e unirvi alle schiere di senzatetto, ma godere e fare uso di quanto si ha senza farsi possedere. Trovate una nuova dimensione nei rapporti con le persone che amate e di cui vi prendete cura. Quello che è veramente bene per voi, lo è anche per loro.
Via via che imparate ad abbandonarvi, sarete colmati dall'Amore eterno che desiderate ardentemente e, quando gli atteggiamenti dell'Ascensione saranno uniti, la gratitudine fluirà in voi, ad ondate. La mente si aprirà per ricevere una saggezza che va oltre la comprensione; tutti vostri desideri saranno soddisfatti e sentirete un senso di unione con gli altri. Non state perdendo voi stessi, state riacquistando il vostro Io, diventando ciò che veramente siete e procurandovi tutto ciò di cui la vostra anima ha fame.
Musica: John Astin, "Surrender" da Remembrance
Raphael, "Surrender" da Music To Disappear In II Jules Massenet, "Thais: Meditation" da Dream Melodies John Denver, "I Want to Live"
~ Kimberly Marooney ~