Dieta secondo la Medicina Ayurvedica
Dal momento che il cibo di cui ci nutriamo diventa parte di noi e qualunque cosa venga consumata in forma di cibo, aria e acqua ha un effetto sottile sulla salute del nostro organismo, ne risulta che per avere un corpo sano e una mente calma ed equilibrata, abbiamo bisogno di cibo della stessa natura e di preparalo in modo da preservare tali proprietà.
E’ importante considerare la Forza Vitale (Prana o Energia) di cui sono ricchi gli alimenti freschi e gli ortaggi coltivati con metodi naturali, mentre alimenti surgelati e inorganici oppure ortaggi coltivati artificialmente hanno una scarsa forza pranica.
L’antica medicina indiana dell’Ayurveda si basa sulla profonda conoscenza del corpo, e della sua relazione con la mente e con lo spirito. Considera quindi la salute come uno stato di equilibrio, nel quale i fattori psicologici ed ambientali hanno la stessa importanza di quelli fisici.
Tutta l’Ayurveda è basata su tre Dosha (tipologie o principi): Vata (l’aria), Pitta (il fuoco) e Kapha (l’acqua). Le costituzioni, le patologie, i cibi, sono considerati e suddivisi in base a questi tre principi. In sintesi ecco le tre principali tipologie:
Persone VATA: snelle, pelle secca e tratti, articolazioni e vene prominenti, rapidità di pensiero e azione, vivaci, creative, fantasiose, flessibili, con abitudini alimentari e di sonno irregolari. Soggette ad ansia, disturbi nervosi, insonnia, paure, vuoti di memoria, preoccupazioni, problemi digestivi, stipsi. Un individuo Vata (aria-etere/spazio) ha problemi di gas intestinali, e ciò dimostra che Vata è tipicamente connesso all’aria. Essa è sottile, penetrante e leggera così come lo è questo tipo corporeo.
Persone PITTA: statura media, muscolose, capelli chiari, intelligenti, determinate, ben organizzate, buoni leader, coraggiose, ambiziose, ma perdono facilmente la pazienza. Soggette ad irritabilità, aggressività, ulcere, acne, emorroidi, hanno la tendenza a strafare. Un individuo Pitta (acqua-fuoco) tende ad avere caldo, rendendo palese il suo fuoco, e suda facilmente, mettendo in evidenza che anche l’acqua è presente in Pitta.Il fuoco è aggressivo, energico e mobile come lo è questo tipo corporeo.
Persone KAPHA: corporatura pesante, forte, pelle untuosa, carattere calmo, leale, gentile, mangiano lentamente, dormono profondamente, tolleranti, sanno perdonare, ma possono essere avide e gelose. Soggette a sovrappeso, ostinazione, pigrizia, depressione, attaccamenti, allergie, ipercolesterolemia. L’individuo Kapha (acqua-terra) è tipicamente “piantato per terra” e soggetto a congestioni toraciche, sinusiti e altri problemi delle mucose, direttamente connessi alla presenza di troppa acqua. Acqua e terra insieme sono indolenti, viscose e a metà fra il solido e il liquido, proprio come lo è questo tipo corporeo.
Avete individuato la vostra tipologia? Esistono ovviamente anche le combinazioni tra questi dosha, troviamo quindi persone VataPitta, PittaKapha, KaphaVata. Ora andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le diete tipo per i Vata, per i Pitta e per i Kapha; quindi vedremo quale cibo farà bene ad un dosha e quale invece gli farà meno bene, al fine di alimentarsi nel rispetto della propria tipologia di persona.
Supponiamo che due persone mangino durante un pranzo le stesse cose: insalata dello chef, tè freddo e sorbetto al limone. Se una delle due persone è un tipo Pitta, questa è un’ottima scelta perchè i gusti dolci e il freddo del cibo aiutano a pacificare e a riportare in equilibrio il dosha Pitta. Ma se l’altra persona è Vata, la sua scelta è pessima. Verdura cruda, specialmente quella amara, bevande fredde e assenza di cibo solido mandano Vata fuori equilibrio. Alla fine del pasto i due si sentiranno in modo completamente diverso, pur avendo mangiato le stesse cose: il tipo Pitta si sentirà rinfrescato e borioso, mentre il tipo Vata sarà insoddisfatto e privo di energia. Ecco perchè è importante scegliersi cosa mettere sotto i denti in base alla propria costituzione individuale.
Dieta per VATA: cibi “caldi”. Frutta molto matura e non acerba; frutta secca reidratata e parecchie mandorle, ma senza la pelle. Verdure soprattutto cotte, evitare: peperoni, funghi, pomodori, cavoli, melanzane. Cereali: riso basmati o integrale, frumento e avena. Leguminose: poche e comunque le più digeribili gli risultano fagioli neri, piselli freschi, lenticchie nere e rosse sempre condite con spezie. Miele ma non zucchero. Le persone di costituzione vata soffrono il freddo e perciò hanno bisogno di consumare pasti caldi e stare al caldo, questo inoltre porta ad accentuare i disturbi soprattutto nella stagione autunnale e invernale quando il freddo inibisce il naturale flusso di movimento. Ricordiamo che vata è freddo, secco, leggero, e ciascuna di queste qualità in eccesso può squilibrarlo, mentre i suoi opposti possono calmarlo e i sapori che lo alleviano sono quelli salato, aspro, dolce.
Dieta per PITTA: cibi “freddi”. Frutta dolce a volontà, evitare quella acerba e acida (agrumi); semi di zucca e girasole, no mandorle. Verdura cruda a volontà evitando l’acidità (pomodori) e il pungente (ravanelli, cren, aglio…). Cereali: orzo, avena, frumento, segale, mais. Leguminose: non in eccesso e soprattutto lenticchie nere, ceci e tofu. Formaggi, latte ma non yogurt. Zucchero di canna ma non miele. Gli oli, le spezie, il sale e l’alcol così come il troppo sole e i bagni caldi, sono molto dannosi perché aggravano Pitta. La dieta adatta comprende frutta e verdura fresca, facendo però attenzione ad evitare i pomodori che sono riscaldanti. Ricordiamo che Pitta è caldo, leggermente oleoso, liquido, fluido, e i gusti dolci, amari e astringenti lo alleviano in quanto non contengono l’elemento fuoco.
Dieta per KAPHA: cibi “leggeri e asciutti”. Frutta: frutta secca con moderazione, uvetta, prugne, mele e melograno. Verdure: tutte ad eccezione di patate e pomodori. Cereali: grano saraceno, miglio e orzo. Leguminose: tutte ma evitare la soia. Latte di capra ma non di mucca, evitare formaggi, burro e gelati. Miele vecchio di almeno 6 mesi. Gli attributi di Kapha sono freddo, pesante, umido, liscio e morbido, quindi per bilanciarlo, sono necessarie sostanze che abbiano qualità opposte ossia caldo, leggero, secco e ruvido. Kapha Dosha è alleviato dai cibi dai gusti pungente, amaro ed astringente che non contengono l’elemento terra, ed è pacificato dai cibi caldi. É indispensabile adottare una dieta a basso contenuto di grassi, equilibrandola con l’uso delle spezie adatte. Ad esempio, sebbene il latte aggravi Kapha, se consumato caldo e con l’aggiunta di spezie, è benefico. Si può far bollire il latte per 10 minuti con l’aggiunta di zenzero in polvere o cardamomo, ed ottenere una gradevole bevanda calda.